Solchi, parliamo dell’album “Martini…mia” di Mia Martini

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali: parliamo dell’album “Martini…mia” di Mia Martini. A cura di Marco Baroni
In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.
In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.
Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo.“Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.
Il nostro viaggio prosegue con “Martini… mia” di Mia Martini, pubblicato dalla Sugar nel 1989.
Solchi, parliamo dell’album “Martini…mia” di Mia Martini
Il 2025 segna i trent’anni dalla scomparsa di Mia Martini. Anche il pubblico nel tempo ha deciso di chiamarla semplicemente Mimì, così come le persone che l’hanno amata e conosciuta. Questo disco è importante perché segnò il ritorno in grande stile di Mimì, dopo anni di oblio, causato da una piccola fetta di addetti ai lavori che non potevano macchiarsi di cosa peggiore, ossia la cattiveria, spargendo strane dicerie sul fatto che lei e la sua musica portassero sfortuna.
Una delle storie riguardanti artisti più orrende del nostro paese, qualche anno più tardi Marco Masini finì nello stesso inferno. Nel 1989 però il discografico Salvini, si assicurò un posto a Sanremo per giocare una carta che non sarebbe stata solo vincente per un ritorno, bensì per tutto il tempo a venire, quella “Almeno tu nell’universo” che ancora oggi ci fa venire i brividi.
Una canzone scritta dalla coppia Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, lasciata nel cassetto per anni in attesa di brillare. In questo “Martini…mia” c’è anche “Donna”, analisi dettagliata sul corpo femminile scritta dal magico Enzo Gragnaniello che firma un’altra canzone splendida che è “Strade che non si inventeranno mai da sole”. Degne di nota per il cuore anche la ballata “Amori”, il riflesso elegante di “Notturno” e l’up tempo di “Formalità”, prima di un finale da inchino con “Il colore tuo”.