Solchi, parliamo di “Nuovospaziotempo” di Emma Nolde

Solchi - Emma Nolde - Nuovospaziotempo

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali. A cura di Marco Baroni

In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.

In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.

Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo. “Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.

Il nostro viaggio prosegue con “Nuovospaziotempo” di Emma Nolde, pubblicato da Carosello nel 2024.

Solchi, parliamo di “Nuovospaziotempo” di Emma Nolde

Emma Nolde è una cantautrice giovanissima giunta ora al terzo album. È nel pieno del lockdown che uscì “Toccaterra” primo splendido episodio di un trio che si completa per il momento con questa nuova uscita.

Dopo l’esordio appena citato, il conseguente “Dormi” (2022) e centinaia di concerti, sufficienti a farle conquistare un ottimo seguito di fans, Emma Nolde giunge a questo terzo arrivo accompagnata dal suo produttore Andrea Pachetti, con ospiti d’eccezione come Niccolò Fabi (che scrive e canta con lei la splendida “Punto di vista” e la coppia Nayt-Mecna nel brano “Punto di domanda”).

Praticamente ci troviamo di fronte al disco della maturità, in tutti i sensi, Emma Nolde ha sempre coniugato i sentimenti a sonorità emozionanti ma allo stesso tempo super moderne, per la sua giovane età tutto ciò è degno di grande stima da parte di tutti. Brani come “Sconosciuti”, “Sirene” e “Tuttoscorre” ci fanno navigare all’interno di questo Nuovospaziotempo a vele spiegate, senza respiro. 34 minuti di bellezza cantautorale che ci piove addosso in tutta la sua sincerità e urgenza di farsi sentire.

Fatevi un regalo, cercatela, ascoltatela, anche i dischi precedenti, andate a vederla dal vivo (garantisco io!) e fatene un pezzetto della vostra colonna sonora. C’è un futuro ben preciso per il cantautorato, Emma Nolde ne è la testimonianza più schietta e sincera.

Scritto da Marco Baroni
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