giovedì 12 Dicembre 2024

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Solchi, parliamo di “Oracoli” di Pierangelo Bertoli

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali. A cura di Marco Baroni

In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.

In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.

Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo. “Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.

Il nostro viaggio prosegue con “Oracoli” di Pierangelo Bertoli, pubblicato da Ricordi nel 1990.

Solchi, parliamo di “Oracoli” di Pierangelo Bertoli

Nel 1990, fresco di contratto con la Ricordi, Pierangelo Bertoli inaugura l’ultimo decennio del secolo scorso con un capolavoro che gli regalerà, oltre che un luccicante disco di platino, anche il più grande periodo di popolarità della sua carriera, Sanremo è lì a poco meno di un anno di distanza.

“Oracoli” è un caleidoscopio di sensazioni, colori, suoni e autenticità, il vero valore aggiunto di Bertoli. Dalla title track, dove si disegna un mondo imperfetto “addolcito” dalla lettura degli oracoli, si passa in un attimo ad una delle migliori ballate del cantautore, “Se potesse bastare”, arricchita da un pianoforte blues che sprofonda nel pop e tiene alta la temperatura dei brividi, perchè di questi si tratta.

“Chiama piano”, cantata in coppia con Fabio Concato, diventa uno dei brani di maggior successo dell’intera carriera di Bertoli, una canzone d’amore impreziosita da un solo di mandolino che apre un orizzonte sconfinato. Si prosegue con “E così nasce una canzone”, brano solare sul come attraverso l’inizio di un sentimento possa nascere spontaneamente una canzone, ovviamente d’amore.

L’album non si ferma e l’amore è di nuovo al centro, questa volta nella sua espressione più totale con “Dal vero”, dedicata alla moglie Bruna, una delle più toccanti dichiarazioni d’amore (d’autore) dell’intera musica italiana. C’è ancora spazio per un po’ di sano rock’n’roll in “Gente metropolitana”, canzone sulla frenesia cittadina, tra traffico e insegne pubblicitarie.

L’album è arrangiato da Lucio Fabbri, con una schiera di musicisti di altissimo livello, Massimo Luca, Lele Melotti, Hengel Gualdi e Demo Morselli sono tra i session man più richiesti assieme ad Aco Bocina, mandolinista di fama internazionale. Come accennato sopra, Bertoli attraverserà il suo successo più grande, grazie ad un catalogo fitto di grandi successi, e tour lunghissimi, anno dopo anno. Questo “Oracoli” è un gioiello della canzone d’autore italiana, che  ad ogni ascolto riporta ala luce una delle penne più autorevoli della nostra storia nonché una voce senza precedenti. Ascoltatelo!!!

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Marco Baroni

Marco Baroni nasce a Sassuolo (Mo) il 27 febbraio 1983. Fin dall'infanzia respira musica, prevalentemente influenzata dai vinili del padre, giornalista e appassionato di cantautori. Inizia la sua carriera nel 1999, nel 2007 partecipa al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte con il brano "L'immagine che ho di te". Vanta tre album in studio (l'ultimo "Luoghi comuni" pubblicato nel 2023) e diverse collaborazioni in veste di autore.