Solchi, parliamo di “Sig. Dapatas” di Daniele Silvestri

Solchi - Daniele Silvestri - Sig. Dapatas

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali: parliamo di “Sig. Dapatas” di Daniele Silvestri. A cura di Marco Baroni

In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.

In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.

Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo. “Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.

Il nostro viaggio prosegue con “Sig. Dapatas” di Daniele Silvestri, pubblicato da Ricordi nel 1999.

Solchi, parliamo di “Sig. Dapatas” di Daniele Silvestri

Nella carriera di Daniele Silvestri, ci sono dischi e canzoni di grande successo e capitoli di transizione da una fase all’altra, come questo “Sig. Dapatas”. Ristampato per la prima volta in vinile, messo da parte il ricordo di quando comprai il cd, eccolo sul piatto e su “Solchi”.

Siamo subito dopo le sperimentazioni rock del bellissimo doppio disco “Il dado”, ed equamente lontani dal successo de “Le cose in comune” del 1995, come da “Salirò” del 2002. Questo lasso di tempo lascia a Silvestri lo spazio di incidere un disco meraviglioso, partendo da “Aria” presentata a Sanremo, storia di un ergastolano detenuto all’Asinara.

Tu non torni mai” è un esperimento coraggioso per essere una ballad. “Desaparecido” richiama i ritmi della fortunata “Cohiba”, i singoli potenti “Pozzo dei desideri” e la techno “Amore mio” portarono in radio questo progetto dopo la presentazione in “sordina” a Sanremo, con un pezzo decisamente anti-Sanremo  per composizione ma potentissimo nel contenuto. “Adesso basta” ci mostra il lato scherzoso e poliglotta di Silvestri. 

Rimane spazio per il rock roboante di “Sto benissimo” e il finale più soft di “Sono io”, a chiudere in bellezza questo progetto. Tra i dischi di Silvestri rimane forse una piccola gemma nascosta, l’artista è stato bravo a costruire successi pop da classifica ma piuttosto complessi nella composizione musicale, come la sopra citata “Salirò” che gli spalancherà nuovamente le porte del successo commerciale. Se vi capita date un ascolto al Signor Dapatas

Scritto da Marco Baroni
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