Solchi, parliamo di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi

Volevo essere un duro Lucio Corsi

Il fascino del vinile, tra scoperte e riscoperte musicali: parliamo di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi. A cura di Marco Baroni

In un’era digitale, dove tutto è a portata di clic, il vinile resiste come un simbolo di autenticità, passione per la musica e rimane un oggetto prezioso, capace di raccontare storie attraverso i suoi solchi incisi.

In questa rubrica, Marco Baroni ci guiderà in un viaggio attraverso i solchi di vinili che hanno fatto la storia, esplorando non solo i classici intramontabili, ma anche le gemme nascoste ec he meritano un posto d’onore nelle collezioni degli appassionati.

Ogni settimana, esploreremo insieme dischi leggendari che hanno segnato la musica italiana, tra rarità dimenticate e indiscussi capolavori, riscoprendo il piacere di un ascolto autentico e senza tempo.“Solchi” è il luogo dove la musica torna a vibrare in tutta la sua purezza.

Il nostro viaggio prosegue con “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi, pubblicato da Sugar nel 2025.

Solchi, parliamo di “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi

È la rivelazione dell’anno, tra la vittoria morale a Sanremo, e il conseguente successo, meritato. Prima di parlare del disco, ci tengo a dire che anche solo cinque anni fa un personaggio come Lucio Corsi non sarebbe mai stato considerato dalla musica di serie A, almeno dal punto di vista televisivo.

Fatto sta che al primo Sanremo, dopo la solita sbordata di commenti sul look e le movenze che hanno preso a tiro anche il Duca Bianco David Bowie (mah), ritornano definitivamente le canzoni. Fatto fuori il cappello introduttivo, questo disco contiene un ottimo esempio di canzone d’autore a partire dalla splendida e sognante “Tu sei il mattino”, la riflessiva “Sigarette”, e la sanremese “Volevo essere un duro” una delle canzoni più cantate dell’anno. “Francis Delacroix” ci porta al Bennato più autentico e non per fare paragoni inutili, ma perché con una semplice chitarra si possono fare ancora grandi cose . 

Vale per “Let there be Rocko” altra filastrocca in rock, ma con la vignetta a fianco di Corsi con la faccia di Ivan Graziani che sorride. “Il re del rave”, pomposa storia di un festaiolo con tutte le sue caratteristiche, apre la porta a quel capolavoro che è “Situazione complicata”, canzone sull’amore per Giulia che ha un solo difetto, suo marito, che a sua volta ha un ulteriore difetto, è un amico del protagonista. Si chiude con “Questa vita”, bellissima, e “Nel cuore della notte”, chapeau.

Ho letto sui giornali (o converrebbe dire oggi sul web) e un po’ ovunque che sono tornati i cantautori…non sono mai andati via, c’è solo bisogno di farli salire sul palco giusto e come diceva Morandi, uno su mille ce la fa… in un’epoca come questa, almeno in questo caso quello che ce la fa… è bravo. Complimenti Lucio Corsi

Scritto da Marco Baroni
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