“Stai su” di Claudio Baglioni: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Stai su” di Claudio Baglioni
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1999 con “Stai su” di Claudio Baglioni.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Stai su” di Claudio Baglioni
Oggi torniamo al 1999, più precisamente all’uscita di “Viaggiatore sulla coda del tempo”, l’album di Claudio Baglioni che conclude la trilogia del tempo inaugurata da “Oltre” (che rappresenta il passato) e proseguita con “Io sono qui” (che rappresenta il presente). Il tema di questo capitolo è dunque il futuro e “Stai su” è il primo tentativo di stabilire un contatto con il domani.
Un pensiero leggero, come una carezza, per compensare un’assenza che pesa, anche se la distanza potrebbe non essere così grande come sembra (“Se anche tu vedi la stessa luna, non siamo poi così lontani”). Il cuore del pezzo è proprio questo: un filo invisibile che tiene unite due persone anche a distanza. In un tempo dominato da incertezze, Baglioni suggerisce che ciò che davvero tiene insieme le persone è la memoria, l’intenzione e la fiducia.
Nel finale, la ripetizione del “Stai su” assume il valore di un invito affettuoso: tieni duro, resta in piedi. È una spinta a non arrendersi, a credere nel domani, anche se fragile, anche se incerto. Insomma, un piccolo inno alla resistenza dolce dei sentimenti, alla fede silenziosa che ci tiene uniti anche quando tutto intorno sembra spegnersi. Claudio Baglioni ci regala un brano che non cerca risposte, ma offre una gentile e calorosa presenza.
Il testo di “Stai su” di Claudio Baglioni
Tu-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Tu-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Che fai in quest’ora bella
Che suona il suo notturno
Io mi giro attorno a far la sentinella
Che non ho sonno e faccio il primo turno, tu
Qualunque cosa fai stai
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Anche se sei distante
E se la voce non arriva o è disturbata
Penso di parlare a te in ogni istante
Perché per me, lo sai, sei sempre stata
Tu l’altro capo di un filo
Un unico profilo quando guardiamo su
Se anche tu vedi la stessa luna
Non siamo, poi, così lontani
Se credi ancora un po’ a un giro di fortuna
Gioca tutto su domani
Dovunque tu sarai stai
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Forse e se tu lo domandi
Domani ci troviamo
All’incrocio delle tue braccia grandi
Per correre a gridarci ti amo
E cosa ci vuoi fare
Se tutto questo non è ancora un paradiso
Se non c’è abbastanza notte per sognare
E stai cercando pure tu un sorriso
Ti basta entrare in memoria
Di qualche buona storia e poi cliccarci su
Se anche tu suoni lo stesso accordo
Non siamo poi così lontani
Se ti rimetti su l’ultimo mio ricordo
Sei già pronta per domani
Se anche tu senti la stessa ebbrezza (non siamo un mondo a parte, siamo parte del mondo)
Non siamo poi così lontani (rimasti un po’ in disparte, un secolo o un secondo)
Se del domani no, nessuno ha la certezza (non siamo un mondo a parte, siamo parte del mondo)
Io son nessuno e tu domani (rimasti un po’ in disparte, un secolo o un secondo)
Da domani chiunque tu sarai
Comunque tu starai stai
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Stai
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu
Stai
Su-ru-tu-tu, tu-ru-tu-tu-tu, tu-tu