Storie di Musica: il bluesman che sconfisse l’eroina (e il destino)

Viaggi tra note e curiosità, alla scoperta dei protagonisti e delle opere della scena musicale nazionale e non solo. A cura di Caravaggio
Benvenuti a “Storie di musica“, una rubrica ideata e realizzata del cantautore Caravaggio, dove ogni settimana ci immergeremo nelle pieghe più affascinanti della scena musicale, italiana e internazionale.
Aneddoti sorprendenti, retroscena inediti e curiosità sui grandi protagonisti vi accompagneranno in un viaggio tra le note di opere immortali e le parole degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte canora.
Preparatevi a scoprire la musica da un punto di vista nuovo, svelando storie che pochi conoscono, ma che meritano di essere raccontate e scoperte.
Storie di Musica: il bluesman che sconfisse l’eroina (e il destino)
Stevie Ray Vaughan viveva come se sapesse di dover morire presto. Nato in Texas, fratello minore di Jimmie Vaughan, scopre il blues da ragazzino ascoltando Albert King e Jimi Hendrix. Ma non si limita a imitarli: li spinge oltre. Li incendia e suona la chitarra come se ogni nota fosse l’ultima.
Nei primi anni ’80, con il suo power trio, i Double Trouble, ridà nuova linfa al blues elettrico.L’album d’esordio Texas Flood lo lancia come fenomeno. Eric Clapton lo chiama “una furia, con il cuore nelle dita.”
Ma dietro all’artista incendiario… c’è un uomo fragile, tormentato da dipendenze. Alcol, eroina, cocaina.Il collasso arriva nel settembre 1986, durante il Soul to Soul Tour, dopo un concerto in Germania. Stevie crolla. Va in rehab. E torna. Più forte. Più lucido. Più libero.
Nel 1989 registra In Step, l’album della rinascita. Il titolo è un riferimento ai 12 passi degli Alcolisti Anonimi. Stevie Ray Vaughan è in forma, sorridente, grato. Finalmente sereno.
Un anno dopo, suona in un concerto memorabile insieme a Clapton, Buddy Guy, Robert Cray e suo fratello Jimmie. Quella notte è felice. È in pace. Dopo lo show, prende un elicottero per tornare a Chicago. Ma pochi minuti dopo il decollo, il velivolo si schianta contro una collina. Nessun superstite.
Stevie aveva solo 35 anni. Eppure, in così poco tempo, è riuscito a salvare se stesso… e a cambiare per sempre la storia del blues.