Viaggi tra note e curiosità, alla scoperta dei protagonisti e delle opere della scena musicale nazionale e non solo. A cura di Caravaggio
Benvenuti a “Storie di musica“, una rubrica ideata e realizzata del cantautore Caravaggio, dove ogni settimana ci immergeremo nelle pieghe più affascinanti della scena musicale, italiana e internazionale. sequestro Fabrizio De Andrè
Aneddoti sorprendenti, retroscena inediti e curiosità sui grandi protagonisti vi accompagneranno in un viaggio tra le note di opere immortali e le parole degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte canora.
Preparatevi a scoprire la musica da un punto di vista nuovo, svelando storie che pochi conoscono, ma che meritano di essere raccontate e scoperte.
Storie di Musica: il sequestro di Fabrizio De Andrè
È il 27 agosto 1979, e sui giornali c’è un titolo che sconvolge l’Italia: Fabrizio De André, il leggendario cantautore, e la moglie Dori Ghezzi sono stati rapiti. Non è un sequestro qualunque, è l’opera della famigerata Anonima Sequestri sarda. Ma cosa è accaduto veramente in quelle ore e come hanno vissuto quei 117 giorni di cattività? Facciamo “un passo indietro.
È notte, nella tranquilla tenuta di L’Agnata, quando i banditi fanno irruzione. De André, all’inizio, pensa sia uno scherzo, ma ben presto si ritrova sotto la minaccia di un fucile. Da quell’istante, inizia per lui e per sua moglie un’odissea fra le montagne sarde, bendati e isolati dal mondo”.
Conosciuti solo come ‘Rospo’ e ‘l’Avvocato’, i rapitori trattano Fabrizio e Dori con una strana forma di rispetto. Ma l’inverno si avvicina, il riscatto richiesto è astronomico, e i negoziati falliscono puntualmente. Solo dopo mesi, e un riscatto ridotto a 600 milioni di lire, finalmente la libertà.
Da questa terribile esperienza nasce una canzone profonda come ‘Hotel Supramonte’, riflesso delle storie e delle emozioni vissute in quei giorni difficili. La capacità di trasformare il dolore in arte resta una delle grandi eredità di Fabrizio De André.
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