Storie di Musica: la “Gabri” di Vasco Rossi

Storie di Musica

Viaggi tra note e curiosità, alla scoperta dei protagonisti e delle opere della scena musicale nazionale e non solo. A cura di Caravaggio

Benvenuti a Storie di musica, una rubrica ideata e realizzata del cantautore Caravaggio, dove ogni settimana ci immergeremo nelle pieghe più affascinanti della scena musicale, italiana e internazionale.

Aneddoti sorprendenti, retroscena inediti e curiosità sui grandi protagonisti vi accompagneranno in un viaggio tra le note di opere immortali e le parole degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte canora.

Preparatevi a scoprire la musica da un punto di vista nuovo, svelando storie che pochi conoscono, ma che meritano di essere raccontate e scoperte.

Storie di Musica: la “Gabri” di Vasco Rossi

È vero che le grandi storie d’amore non finiscono mai? Gabriella Sturani ha solo 13 anni quando incontra Vasco Rossi al “Quinta Dimensione”, una delle discoteche più in voga a Rimini. Lo guarda da lontano e pensa che sia bello come un Dio.

Tre anni dopo, l’11 luglio 1983, Gabriella è a un concerto di Vasco a Lugo di Romagna. Chiede a Guido Elmi, amico di suo fratello, di portarla da lui. Nonostante le esitazioni, riesce a entrare nella stanza. Lo guarda e dice: “Adesso non mi scappi.” È l’inizio di una storia intensa, complicata, vera.

Nel 1986 nasce Lorenzo, loro figlio. Ma Vasco non è pronto per fare il padre. Gabriella è giovane, ma determinata. Sceglie di crescere il bambino da sola. Ci vorranno anni prima che la rockstar riconosca pubblicamente la sua paternità. Ma il legame con Gabriella non si è mai davvero spezzato.

Nel 1993 Vasco Rossi scrive “Gabri“. Una ballad scomoda, intima. Un testo che racconta la vertigine di un amore fuori dagli schemi, nato tra differenza d’età e ribellione. Ma anche di un legame che non ha mai smesso di bruciare.

Gabriella muore il 27 marzo 2024, a 56 anni. Nel cuore di Vasco Rossi lascia un vuoto incolmabile. Perché questa musa non ha ispirato una semplice canzone…ma uno dei ritratti più veri che quel grande pittore di donne — per dirla alla Curreri — abbia mai realizzato.

Scritto da Caravaggio
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