Storie di Musica: “Light My Fire”, la canzone che accese la rivoluzione

Viaggi tra note e curiosità, alla scoperta dei protagonisti e delle opere della scena musicale nazionale e non solo. A cura di Caravaggio
Benvenuti a “Storie di musica“, una rubrica ideata e realizzata del cantautore Caravaggio, dove ogni settimana ci immergeremo nelle pieghe più affascinanti della scena musicale, italiana e internazionale.
Aneddoti sorprendenti, retroscena inediti e curiosità sui grandi protagonisti vi accompagneranno in un viaggio tra le note di opere immortali e le parole degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte canora.
Preparatevi a scoprire la musica da un punto di vista nuovo, svelando storie che pochi conoscono, ma che meritano di essere raccontate e scoperte.
“Light My Fire”, la canzone che accese la rivoluzione
Questa canzone è stata una scintilla sulla polvere da sparo… e il rock è diventato un’arma. È il 1966, l’America sta per esplodere. L’estate successiva sarà la Summer of Love. I Doors stanno registrando il loro primo album ai Sunset Sound Recorders di Hollywood. Jim Morrison ha 23 anni. È magnetico, irrequieto, visionario. In quel momento, è ancora più poeta che rockstar. Ha un piede nella luce e uno sull’orlo del baratro. Non è ancora consumato dagli eccessi, ma la miccia è accesa. Si rivolge alla band: “Dobbiamo scrivere una canzone che diventi immortale!”. Decidono allora di ispirarsi a uno dei quattro elementi: il fuoco.
È Robby Krieger a proporre la prima stesura, una melodia ispirata a “Hey Joe” di Hendrix. Per le parole si rifà a “Play with Fire” dei Rolling Stones. Jim aggiunge la seconda strofa e il ritornello. John Densmore inserisce un ritmo latino irresistibile, mentre Ray Manzàrek lo arricchisce con un’intro ispirato a Bach. È così che nasce “Light My Fire“.
I Doors suonano tutto dal vivo con un registratore a quattro piste. Niente sovraincisioni. L’assolo? Jazz puro. Un omaggio a John Coltrane e alla sua “My Favourite Things”. Solo istinto, sudore, improvvisazione.
Quando esce nell’aprile del 1967, la canzone è una fiamma che divampa in un incendio. Fa esplodere la “Summer of Love”, scuote l’America borghese dopo una performance iconica di Jim all’Ed Sullivan Show, e diventa l’inno della rivoluzione psichedelica. I Doors hanno acceso un’epoca.