Storie di Musica: Prince, il solo di chitarra che stupì il mondo

Viaggi tra note e curiosità, alla scoperta dei protagonisti e delle opere della scena musicale nazionale e non solo. A cura di Caravaggio
Benvenuti a “Storie di musica“, una rubrica ideata e realizzata del cantautore Caravaggio, dove ogni settimana ci immergeremo nelle pieghe più affascinanti della scena musicale, italiana e internazionale.
Aneddoti sorprendenti, retroscena inediti e curiosità sui grandi protagonisti vi accompagneranno in un viaggio tra le note di opere immortali e le parole degli artisti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte canora.
Preparatevi a scoprire la musica da un punto di vista nuovo, svelando storie che pochi conoscono, ma che meritano di essere raccontate e scoperte.
Storie di Musica: Prince, il solo di chitarra che stupì il mondo
Sai che nel 2004 Prince ha regalato al mondo uno degli assoli di chitarra più epici della storia? Te lo racconto!
Siamo alla Rock and Roll Hall of Fame, una serata speciale in cui le leggende del rock vengono celebrate con tributi indimenticabili. Sul palco ci sono Tom Petty, Steve Winwood e Dhani Harrison, il figlio di George. Stanno suonando While My Guitar Gently Weeps, omaggio all’ex Beatle scomparso.
Tutto scorre in modo solenne, quasi reverenziale, fino a quando entra Prince. Omg! Vestito di rosso, cappello e chitarra in mano, si avvicina al microfono. E poi… succede la magia.
Dal nulla, Prince si lancia in un assolo che lascia tutti senza fiato. Le sue dita danzano sulla chitarra con un’energia mai vista prima. Suona con eleganza, aggressività, passione. Ogni nota è un colpo al cuore. Tom Petty e gli altri lo guardano increduli. Dhani Harrison sorride, visibilmente emozionato.
E poi, il colpo di scena finale: dopo l’ultimo accordo, Prince lancia la chitarra in aria… e sparisce nel nulla! Nessuno sa dove sia finita, nessuno sa chi l’abbia presa. Un gesto teatrale, un sigillo alla sua leggenda.
Quel giorno, Prince non ha solo reso omaggio a George Harrison. Ha dimostrato di essere uno dei più grandi chitarristi della storia, lasciando tutti con un’unica domanda: ma come diavolo ha fatto?