venerdì 22 Novembre 2024

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Sulle tracce delle dive: Giuni Russo, la svolta, la voce

Il terzo atto della carriera di una delle dive della canzone italiana più amate del nostro Paese

Ci sono opere e canzoni che sono destinate a durare nel tempo senza veder scalfita la propria forza originaria, ci sono artisti così avanti per la propria epoca da non riuscire a trovare una giusta collocazione, gemme rare che attraversano il tempo senza invecchiare mai, in una parola: immortali. Ci sono dive della voce, del look, della canzone che rimarranno per sempre tali.

Gli anni ’80 ricchi di successo e di hit pop si concludono velocemente per Giuni Russo che ancor prima che il decennio finisse da vita all’ennesima svolta della sua carriera partendo dal progetto A casa di Ida Rubinstein che con efficacia unì il linguaggio pop agli stilemi della musica classica anticipando, di fatto, quella che negli anni a venire venne catalogata come “musica di confine” di cui Giuni fu l’unica ed assoluta anticipatrice.

La svolta continua e raggiunge il proprio apice nel 1994 quando viene pubblicata una delle più belle realizzazioni musicali di Giuni Russo, il brano La sua figura. La canzone raccoglie versi d’amore tratti da San Giovanni della Croce e permette all’interprete sarda di elevarsi non solo musicalmente e vocalmente con una prova di grande classe e padronanza tecnica, ma anche spiritualmente ed artisticamente trovandosi a recitare e cantare parole dallo spessore importante e, soprattutto, sentito.

Sono questi gli anni del successo di critica, del grande apprezzamento del “ceto alto” degli amanti della musica italiana, dei Premi Tenco e dei vari riconoscimenti all’indiscutibile valore artistico di una delle più talentuose e sinuose voci dello scenario discografico italiano che dimostra via via il coraggio di saper scegliere strade magari poco popolari ma davvero sopraffine e di valore.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.