Il primo atto della carriera di uno dei cantautori più iconici e amati del nostro paese
Ci sono opere e canzoni che sono destinate a durare nel tempo senza veder scalfita la propria forza originaria, ci sono artisti così avanti per la propria epoca da non riuscire a trovare una giusta collocazione, gemme rare che attraversano il tempo senza invecchiare mai, in una parola: immortali.
Il suo debutto arriva proprio sul nascere del 1970 ed è ad opera della casa discografica It di Vincenzo Micocci con la quale pubblica, nel 1972, in un inedito duo insieme a Francesco De Gregori, l’album Theorius Champus, primo e unico lavoro ufficiale che vede la collaborazione tra i due artisti conosciuti presso il locale Folkstudio di Roma. Il debutto da solista, che permette di far intravedere tutto il talento narrativo e discorsivo dell’artista avviene invece, sempre per la It, nel 1972 con L’orso bruno.
E’ invece il 1973 quando, sotto la casa discografica RCA, viene pubblicato l’album Le cose della vita, in cui ad uscire è tutta la capacità narrativa del cantante, abile nel sapersi muovere tra argomenti filosofici e quelli più pratici, mischiando con arguzia personaggi, pensieri e luoghi personali. Così come accade anche nel successivo Quando verrà natale, uscito l’anno dopo e in cui ritornano i racconti e i tormenti del giovane cantautore. Tratto caratteristico e primario di Venditti rimane comunque il pianoforte che accompagna quasi tutte le sue composizioni, suonato da lui stesso e che gli permette di poter puntare su arrangiamenti minimali ma mai banali, perfetti per i suoi racconti urbani.
Menzione speciale merita invece il disco Sotto il segno dei pesci (1978), di cui da poco è stato celebrato il quarantesimo anniversario con un lunghissimo tour speciale. Uno degli album più amati del cantautore che riesce a scavare a fondo nella ricerca di uno stile personale e unico con cui tratta numerosi temi caldi del tempo passando dal racconto dell’Italia con brani come Bomba o non bomba e Il telegiornale, a romantiche ballate come Giulia e hit come il doppio singolo Sotto il segno dei pesci/Sara.
Francesco Cavalli
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