mercoledì 16 Ottobre 2024

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The Voice, le anticipazioni della quarta puntata delle blind

Nuovo appuntamento per il talent di Rai Due, giunto alla sua quinta stagione italiana. Sulle poltrone J-Ax, Al Bano Carrisi, Francesco Renga e Cristina Scabbia

Torna questa sera, giovedì 12 aprile, la quarta puntata della nuova edizione di The Voice of Italy, condotta da Costantino Della Ghirardesca. A partire dalle 21.20 su Rai Due, assisteremo al conclusivo appuntamento delle Blind Audition, con l’ultima carrellata di concorrenti che cercheranno di convincere e far girare i quattro coach: Al Bano Carrisi, J-Ax, Francesco Renga e Cristina Scabbia. Dopo la prima tradizionale fase delle audizioni al buio (autentico tratto distintivo dell’intero format), ogni team sarà composto da dodici talenti, a partire dalla prossima puntata si passerà ai Knock Out, con sfide interne che ridurranno a quattro componenti ogni singola squadra, per poi passare alle famigerate Battle, che determineranno i nomi dei quattro finalisti che si contenderanno la vittoria nell’atteso Live Show in programma il prossimo 10 maggio, l’unica serata in diretta che prevederà l’intervento del pubblico per decretare il vincitore.

Con 2.400.000 telespettatori e una media del 10.2% di share, la precedenti puntate confermano The Voice come uno dei programmi più seguiti dal pubblico in prime time, oltre ad essere il più commentato sui social network, a testimonianza del grande impatto giovanile. J-Ax è attualmente il coach con meno talenti nel proprio team, fermo a quota nove, per lui ancora tre posti disponibili, mentre gli altri hanno a loro disposizione ancora due talenti a testa. Per rivedere le puntate precedenti e tutte le esibizioni visita raiplay.it.

The Voice Of Italy | Il punto sui concorrenti

Team Al Bano

  1. Tekemaya – 41 anni di Lecce
  2. Aurelio Fierro JR – 41 anni di Napoli
  3. Maryam Tancredi – 18 anni di Napoli
  4. Cinzia Carreri – 28 anni di Mantova
  5. Virginia Dioletta – 22 anni di Roma
  6. Simona Marcelli – 20 anni di Torre Boldone (BG)
  7. Selenia Stoppa – 26 anni da Lecce
  8. Stefania Calandra – 50 anni di Roma
  9. Raimondo Cataldo – 26 anni di Mantova
  10. Maria Teresa D’Alise – 33 anni di Roma

Team J-Ax

  1. Antonio Licari – 18 anni di Marsala
  2. Kimberly Madriaga – 18 anni di Catania
  3. Beatrice Pezzini – 20 anni di Verona
  4. Andrea Tramacere – 19 anni di Rovigo
  5. Riccardo Giacomini – 27 anni di Cagliari
  6. Angelica Ibba – 16 anni di Cagliari
  7. Angelica Peroni – 23 anni di Verona
  8. Rosy Castello – 19 anni di Ragusa
  9. Uramawashi (Gaia Miolla e Nicolò Reatini) – 17 e 21 anni di Bari

Team Renga

  1. Mirko Carnevali – 33 anni di Milano
  2. Marica Fortugno – 20 anni di Reggio Calabria
  3. Asia Sagripanti – 19 anni di Pordenone
  4. Antonello Carozza – 32 anni di Campobasso
  5. Michelangelo Falcone – 17 anni di La Spezia
  6. Laura Ciriaco – 33 anni di Milano
  7. Daniele Gentile – 18 anni di Bari
  8. Alberto Lionetti – 18 anni di Torino
  9. Virginia Mellino – 18 anni di Livorno
  10. Giovanni Saccà – 23 anni di Messina

Team Cristina

  1. Ilenia Aquilone – 23 anni di Catania
  2. Andrea Butturini – 23 anni di Brescia
  3. Alessio Parisi – 19 anni di Napoli
  4. Graziana Campanella – 26 anni di Bari
  5. Elisabetta Eneh – 31 anni di Cosenza
  6. Antonio Marino – 35 anni di Napoli
  7. Alessandra Machella – 32 anni di Roma
  8. Claudia Ilari – 23 anni di Roma
  9. Sabrina Rocco – 19 anni di Napoli
  10. Mara Sottocornola – 31 anni di Como

The Voice Of Italy | La conferenza stampa

https://www.youtube.com/watch?v=IwpLAPWp0OY

The Voice Of Italy | La parola ai quattro coach

The Voice J-Ax«Ho sempre amato questo programma perché ci lascia la libertà di scegliere esclusivamente in base alla voce e non ad altro – rivela J-Ax l’immagine oggi rappresenta un peso determinante per molte scelte discografiche di tutti quelli che fanno scouting in Italia. Personalmente, quello che ho sempre cercato è la timbrica, trovare qualcuno che abbia uno stile diverso da quello che ci ha presentato fino ad oggi il mercato, tutto il resto è solo un contorno. Non è vero che coloro che sono usciti da questa trasmissione hanno interrotto la loro carriera. In molti hanno proseguito, sono entrati a far parte di alcune band, hanno calcato il palco di Sanremo e c’è chi ha cominciato a fare musical di successo in tutto il mondo, come la ma amica suorina che salutiamo. Con questo ci tengo a sottolineare come questo programma punti tutto davvero sulla voce, mentre gli altri talent no, lo so per esperienza. Oggi come oggi il grande successo arriva con i teen idol, mentre questo è un music show che cerca di tirar fuori l’impronta vocale dei concorrenti. Quello che viene dopo, per quanto ci sarà permesso, è in mano alla casa discografica e all’artista stesso, che dovrà fare le sue scelte, nel bene o nel male».

Al Bano The Voice«Questa è una bella squadra – confessa Al Bano Carrisinella vita è sempre bello avere nuove esperienze e, alla mia veneranda età di settantacinque anni,  questa avventura mi ha riportato indietro nel tempo a quando anch’io ho iniziato, muovendo i miei primi passi nella musica. Il programma si chiamava ‘Sette voci”, conduceva Pippo Baudo, c’era il famoso ‘applausometro’ ed era il pubblico a determinare il proseguo di ogni cantante nella trasmissione. A me è successo per quattro settimane di seguito, poi non avevo più canzoni e sono dovuto andare via. Quando penso a The Voice, mi vengono subito in mente Frank Sinatra e Ray Charles, ma anche i nostri Celentano e Morandi, tutta gente che appena apre bocca è in grado di regalare emozioni. E’ importante trovare personalità vocali interessanti e persone che abbiano interesse nel fare davvero questo mestiere, la passione è il segreto per resistere nel tempo».

The Voice Cristina Scabbia«Nonostante i miei vent’anni di carriera alle spalle con i Lacuna Coil, mi sento la novellina di questo programma – afferma Cristina Scabbia – ringrazio la Rai per avermi voluto, perché ha dimostrato grande coraggio. Penso sia molto bello che si cerchi di portare avanti un mondo musicale che non appartiene al mainstream, la trovo una scommessa importante. Sono contenta di essere qui, oltre che la voce vorrei trovare la verità nei giovani artisti che andremo ad ascoltare, sempre più spesso i ragazzi sono alla ricerca della fama effimera, che non porta mai a nulla di buono. Sfondare, diventare famosi e arrivare primi in classifica non può mai essere l’obiettivo primario, ma la conseguenza di tanto duro lavoro. Ognuno di noi cercherà di insegnare che questa esperienza è solo una buona base di preparazione, che il difficile arriva dopo e che non esiste il successo immediato».

The Voice Francesco Renga«Ho sempre fatto della voce e dello studio i binari della mia vita e della mia professione – racconta Francesco Renga – faccio sempre lo stesso stupido esempio: quando ci chiama un amico lontano, che non vediamo o sentiamo da tempo, la prima cosa che capiamo dal tono è il suo stato d’animo, questa secondo me è la magia della voce, prima ancora che del canto. Certo un talento che abbia l’urgenza di raccontarsi, di arrivare alle persone, qualcuno che non abbia un ‘piano B’ e sono qui per fiutare chi ha fame di comunicare il proprio vissuto attraverso la musica. Sin da giovane ho avvertito che il canto fosse la forma d’arte con cui esprimere me stesso. Questo i ragazzi devono capirlo subito, il mio motto all’interno di questa trasmissione sarà: se cerchi il successo, rinuncia adesso!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.