“Ti porto in Africa” di Mango: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Ti porto in Africa” di Mango
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2004 con “Ti porto in Africa” di Mango.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Ti porto in Africa” di Mango
Con “Ti porto in Africa”, Mango firma una delle sue canzoni più suggestive e poetiche, tratteggiando un viaggio ideale e intimo che è al tempo stesso fuga, promessa e invocazione. Pubblicato nel 2004 come primo singolo estratto dall’omonimo album, il brano si distingue per l’abilità dell’artista lucano di fondere suoni mediterranei e world music con liriche dense di immaginazione e sentimento.
È il racconto del desiderio di un incontro che ha il sapore dell’attesa e dell’urgenza emotiva. Mango chiede presenza, contatto, autenticità, in uno scambio che non sia fatto solo di parole e domande, ma di emozioni nude. L’Africa evocata nel ritornello non è solo un luogo geografico: è simbolo di evasione, di istinto, di essenza vitale. Un altrove che diventa rifugio e possibilità di rinascita.
Il testo di “Ti porto in Africa” di Mango
Mi piacerebbe, sì
Che tu passassi di qui
Tra poco più di un attimo
E che portassi con te
Non solo i tuoi perché
Ne ho già dei miei da vendere
Ma tu sei fatta così
Tu prima dici sì
Ma pensi poi di perdere
Quella tua verità
Che sola, sola sta
Seduta, sempre in bilico
Sorprendimi quel po’
Tradisci i tuoi però
Non continuare a credere
Che la filosofia
Sia contro la poesia
Ma parti poi dall’anima
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so
Mi piacerebbe, sì
Che tu passassi di qui
Tra poco più di un attimo
Che riciclassi quei
Concetti sugli Dei
Toccandomi nell’intimo
Vorrei poterti dire
Quanto si fa scuro
Il mio orizzonte limpido
Se il cielo su di te
Sospende nuvole
Che offuscano il mio credito
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so
L’ho raccontato al vento
Che ti porto in Africa
Gli ho raccontato tutto
Anche quello che non so