giovedì 24 Ottobre 2024

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“Ti verso il cuore”, il mondo e il ritmo della notte raccontati da Elya – RECENSIONE

Tempo di nuova musica per il cantautore veneto, fuori con il singolo estivo “Ti verso il cuore”

Il mondo e il ritmo della notte raccontati da Elya Zambolin, in arte semplicemente Elya, artista che ha da poco rilasciato il suo omonimo disco d’esordio (qui la nostra recente chiacchierata), e che ricordiamo per aver partecipato alla quarta edizione italiana di The Voice, tra le fila del team di Max Pezzali. “Ti verso il cuore” è il singolo scelto per l’estate 2019, un giusto compromesso tra sonorità contemporanee e una linea melodica che richiama i gloriosi anni ‘90, evocando suggestioni a metà tra i Lunapop e gli Imagine Dragons. Orecchiabile ma al tempo stesso internazionale nei suoi intenti, il brano appare assai introspettivo e piuttosto notturno, in grado di infondere un messaggio positivo e speranzoso, facendo rivivere nell’ascoltatore la voglia di cogliere l’attimo e di non lasciarsi andare alla solitudine.

Gli elementi per funzionare ci sono tutti, infatti il risultato è credibile sin dalla prima nota, grazie al ritmo sostenuto e ad un buon arrangiamento. Certo, nulla di nuovo, tutto suona già sentito soprattutto se lo rapportiamo a qualche decennio fa ma, riflettendoci, per lo meno si discosta dalle cose attuali, differenziandosi e non poco dalla moltitudine di proposte rassomiglianti. Strofe, ponte e special appaiono più forti dell’inciso, ma nell’insieme il tutto appare convince ed è piuttosto coinvolgente.

A livello testuale l’artista veneto ci ha abituati a momenti decisamente migliori, ma stiamo sempre parlando di un brano destinato al mercato estivo e, se ci guardiamo un attimino intorno, riusciamo a riconoscere un valore aggiunto, soprattutto perché il testo è privo dei soliti cliché sole-cuore-ombrellone. “Ti verso il cuore” è un invito a divertirsi in maniera sana e profonda, ad offrirsi e offrire il proprio apporto, a tornare a mettere in primo piano la sostanza… certi che da un talento come quello di Elya ci si possa aspettare ancora qualcosa in più.

Ti verso il cuore | Video

Ti verso il cuore | Testo

Dove andiamo questa sera?
Io davvero non so
ho bisogno di un bicchiere
e attorno del caos
non parlarmi del futuro
non sarò lo stesso
cambio nome spesso
il rumore della notte
auto e marciapiedi
gonne corte, donne colte
tradimenti e seni
c’è chi parla della vita
e guarda dallo schermo
sta seduto fermo

Ti verso il cuore e aspetto
che ti faccia effetto
sulle labbra
come del buon vino rosso
ora sale al petto
tra le vene, lento
sulle labbra
come del buon vino rosso
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore

Déjà-vu, credo di aver già
perso qui l’orientamento
amo il caos, cerco l’opportunità
di guidare il vento
come in un film di Tarantino
vivo vite strane, amo certe dive
sono Samuel Jackson nel cortile
sono quel vinile nell’orecchio ostile
verso mari sempre più mossi
vedo ladri d’amore nascosti
scusa se mentre parli

Ti verso il cuore e aspetto
che ti faccia effetto
sulle labbra
come del buon vino rosso
ora sale al petto
tra le vene, lento
sulle labbra
come del buon vino rosso
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore

Perché non voglio restare da solo con me
mi perdo sempre un po’
mi perdo sempre un po’
perché non voglio restare da solo alle tre
se non ti fidi di me, io

Ti verso il cuore e aspetto
che ti faccia effetto
sulle labbra
come del buon vino rosso
ora sale al petto
tra le vene, lento
sulle labbra
come del buon vino rosso
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore
ti verso il cuore

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.