Tutti i top ed i flop musicali della settimana
I TOP:
Andrà tutto bene (Levante): Non è la mia canzone preferita della cantautrice siciliana: l’arrangiamento non mi convince appieno ed il tutto sembra debole dal punto di vista radiofonico. Ma il testo, signori miei, il testo, è un concentrato di poesia e di magia, uno sguardo sul mondo che solo lei e pochissimi altri sanno fare nel panorama attuale. Un pugno nello stomaco che fa riflettere, indignare e urlare forte il proprio dissenso. Insomma, una canzone che unisce i popoli.
68 Till The End (Ernia): Il rapper milanese migliora in modo molto interessante quell’opera già mastodontica che era il suo disco d’esordio. A parte l’innesto dimenticabile di Chadia Rodriguez ogni traccia funziona e sembra scorrere in modo fluido, amalgamandosi bene con quanto già visto in passato. Una delle sorprese da tenere d’occhio per il futuro.
Fuori dall’hype (Pinguini Tattici Nucleari): La band di Bergamo sorprende tutti con un disco fresco, interessante, che strizza fortissimo l’occhio all’indie ed ai cantautori un po’ nostalgici e disperati ma comunque senza mai perdere di vista le venature pop e ironiche che questa band usa da anni come marchio di fabbrica. Non prendersi troppo sul serio non significa per forza rilasciare qualcosa di brutto e questo album ne è la dimostrazione.
I FLOP:
A chi mi dice (Il Volo): Un brano prettamente da teenager rivisitato in una chiave terribilmente “old fashion” non aveva le carte in regola per funzionare e difatti… La bravura di Piero, Ignazio e Gianluca è innegabile ma il brano, seppur cercando disperatamente di mantenere le atmosfere dei Blue, risulta essere una pallida copia operistica di una canzone che aveva fatto sognare tantissimi ragazzi e ragazze nel 2004, quando gli stessi Tre Tenori erano pressoché bambini. Occasione sprecata.
Fedez abbandona il disco: Lo aveva già parzialmente detto, ma ora è ufficiale: dopo il tour promozionale Paranoia Airlines sarà ufficialmente abbandonato e Fedez si dedicherà solo alla famiglia. Scelta alquanto giusta, senza dubbio, ma è veramente un peccato lasciare un disco (con altri singoli molto interessanti) morire in così poco tempo. Forse era meglio aspettare prima di rilasciarlo e rifarlo come si avrebbe voluto.
Nicolò Giusti
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