I top e i flop musicali dell’ultima settimana
I TOP:
Il ritorno di Alessandra Amoroso: Annunciato con il solito metodo dell’oscuramento dei social, “10” è l’atteso ritorno della cantante salentina dopo “Vivere a colori“. Nonostante non ce l’abbiamo ancora tra le mani, questo disco di 14 inediti si prospetta essere un bellissimo capolavoro ricco di autori interessanti. Staremo a vedere, ma questo festeggiamento del decennale non può che renderci felici.
New York (Thegiornalisti): Non è il miglior pezzo di “Tommy Paradise” e soci però ormai le sonorità della band romana sono una piacevole compagnia nelle nostre orecchie e nella nostra anima. Molti non sono stati convinti da questo pezzo che, invece, personalmente mi ha piacevolmente sorpreso.
Il tour mondiale di Laura Pausini: Laura nazionale inizia da Milano il tour italiano che l’ha già portata per mezzo mondo a promuovere il suo disco. Due ore e mezza di concerto ricche dei suoi più grandi successi, una band scatenata e l’opening riservata ad alcuni dei più interessanti artisti emergenti della scena italiana. Perfetto, no?
68 (Ernia): Faccio un’eccezione inserendo per la prima volta in questa rubrica un quarto top. Perchè se si ama il rap non si può non amare questo primo disco del giovane Ernia. I beat sono la parte più curata (ascoltate la base di “Simba” e capirete cosa intendo) ma anche il flow ed i ritornelli non sfigurano. Un album che si può tranquillamente definire per tutti.
I FLOP:
Prisoner 709 Live (Caparezza): Si sa che i soldi piacciono a tutti ed anche il Michele Salvemini nazionale deve aver capito l’antifona. Secondo disco live per il rapper di Molfetta ma, a differenza del precedente “Esecuzione pubblica“, qua si sente in pieno una voglia di progettare qualcosa solo per un’esigenza discografica, più che la volontà di regalare emozioni a noi fan. Qualità del suono infima, solo dieci tracce tratte dall’ultimo disco (nemmeno tutte le migliori) e l’esperienza di un live del Capa che non viene neanche lontanamente percepita. Peccato.
Bottiglie Rotte (Subsonica): I Subsonica imperversano ormai a lungo sulla scena. Questo nuovo singolo rende felice tutti i loro fan però convince poco. Il sound è un ritorno all’origine non venuto come dovrebbe e il pezzo non ha il carisma di hit come “Discolabirinto” o “Il cielo su Torino“. Speriamo che il disco segua una strada più coerente.
Nicolò Giusti
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