I top ed i flop dell’ultima settimana musicale
I TOP:
Guardare Giu – Noemi: Una ballad intensa e precisa di una Noemi che ormai sembra aver trovato la dimensione in cui si trova più a suo agio. La voce potente ed imperfetta della cantante romana si mischia ad un testo interessante e malinconico scritto da Alessandro La Cava. La vera Noemi esce tutta e si sente. Se la avete amata nelle sue iterazioni sanremesi e negli ultimi lavori questo pezzo fa per voi.
Tassisti della notte – Mobrici: L’ex leader dei Canova per la prima volta si dimostra convincente con una classica ballatona indie vecchio stampo che però strizza l’occhio al cantautorato moderno. L’ispirazione principale è Cesare Cremonini con cui il pezzo sembra condividere una triste spensieratezza di fondo e la capacità di parlare di amore in modo non banale su suoni ariosi. Può essere il primo passo verso una carriera illuminante.
Gangsta Love – Rose Villain ft. Rosa Chemical: Lo stile particolare dei due artisti si unisce in questo pezzo dove, per la prima volta, duettano insieme. Provocazione e femminismo insieme in un mix esplosivo, da maneggiare con cura. Il ritornello poi è già canticchiabile.
EMERGENTI TOP:
La vita davanti – Caterina: Dopo X-Factor Caterina ha saputo gestirsi la sua nicchia e fare della musica cantautorale giovane, fresca e piacevole. In questo brano si apre e si mette a nudo totalmente, rivelando le emozioni da giovane ragazza piena di preoccupazione e di insicurezza verso il futuro. Interessante.
I FLOP:
MM Vol.4 – Madman: Disco tutto sommato gradevole ed è stato bello vedere anche il nuovo capitolo della storica ‘Veleno’ in collaborazione con il grande amico Gemitaiz. I pezzi suonano bene ed alcune rime sono micidiali ma per i fan di lunga data è inevitabile accorgersi di come il disco sembri “stanco”. Manca la voglia, manca la cattiveria, manca l’innovazione. Speriamo di vederlo riprendersi presto.
Perso nel buio – Madame & Sangiovanni: Due grandi amici, due artisti da migliaia di copie vendute e con tantissime certificazioni, per un risultato quantomeno discutibile. Un beat monotono, due flow senza pretese, un senso di noia e di speranze disattese lungo quasi tre minuti. Un brano che venderà solo per il nome e che non ci fornisce nessun punto di vista nuovo sui due artisti in questione.
Buona fortuna (Parte Prima) – Modà: I Modà, dal passaggio con Friends & Partners, non riescono più ad incidere, rimanendo fermi in una formaldeide metaforica a dei suoni che non riescono mai a mordere ed incidere. Questo EP non fa eccezione con brani che potrebbero essere tranquillamente scarti dei vecchi dischi con suoni vecchi e già sentiti nella musica italiana. Speriamo torni presto il tormentone ruggente che distrugga le radio.
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