venerdì 22 Novembre 2024

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Top & Flop, settimana 47 del 2018: tra le hit di Cristina d’Avena e la caduta di Eros Ramazzotti

Tutti i top e i flop musicali della settimana

I TOP

Possibili Scenari per Pianoforte e Voce (Cesare Cremonini): Il cantante emiliano è abituato ormai a stupirci anche con le cose semplici e non perde il vizio nemmeno con questa bellissima riedizione del suo ultimo album, totalmente pensata in acustico, piano/voce. La title track già regala grandi momenti emozionali.

La qualità degli inediti di XFactor: Non c’è forse una vera e propria hit, ma son tutte canzoni che in qualche modo raccontano qualcosa. Per la prima volta dopo anni ne abbiamo addirittura quattro in top10 di iTunes. Caso curioso, proprio l’anno in cui ben sei inediti sono in italiano. Forse il segreto è proprio la naturalezza?

Duets Forever (Cristina D’Avena): Meno riuscito del primo disco ma non per questo meno scorrevole, la Cristina nazionale riesce nuovamente nell’intento di donare leggerezza e nuova veste ad altre sue storiche sigle. Ben riusciti gli interventi del Volo, delle Vibrazioni, di Max Pezzali, di Alessandra. Nessuna canzone suona fuori posto o forzata ed è un pregio fantastico.

I FLOP

Il coraggio di andare (Laura Pausini feat. Biagio Antoniacci): La canzone è una delle migliori del album “Fatti sentire” ma questo duetto è inutile. Biagio da diversi anni è un artista a cui manca il guizzo vincente e, anche in questa occasione, non aggiunge niente di più al brano, anzi, quasi toglie la purezza e l’eleganza della versione originale. Peccato, ma resta un bel singolo.

Le scelte di Claudio Baglioni per Sanremo Giovani: Non è tutto da buttare via ma…poco coraggio, ragazzi! Una volontà palese di rimanere in ambienti noti con diverse canzoni poco ispirate, scelte solo in quanto “sanremesi”. In queste condizioni penso proprio che la strada dei La Rua e di Federica Abbate sia ancora più diretta verso l’Ariston.

Vita ce n’è (Eros Ramazzotti): Dispiace dirlo ma Eros non è più lui. A parte piccole perle come la canzone con Alessia Cara, si sente tutto il peso dell’età per un album che nasce già vecchio. Vedremo i risultati nelle vendite ma servirebbe qualcosa di più incisivo per tornare a conquistare il mercato d’oggi.