Tutti i top ed i flop musicali dell’ultima settimana
I TOP:
L’EP di Anastasio: Il vincitore di XFactor 12 ci delizia con un EP contenente addirittura cinque inediti su sei, forse un caso unico nella storia del talent prodotto da Fremantle. Son tutti prodotti abbastanza di qualità, forse anche più profondi de La Fine Del Mondo, che dimostrano una capacità di scrittura che è molto difficile da trovare nella musica popolare moderna. Nel mondo del rap ci son tanti esempi, invece, ma non è per forza obbligatorio metterlo a confronto con altri per far risaltare la sua qualità.
Epigrafe (Chiara Dello Iacovo): La giovane cantautrice piemontese è quello di cui abbiamo bisogno in Italia. Testi sempre più interessanti, musiche che cercano di sperimentare senza allontanarsi troppo dallo stile cantautorale e capacità di innovarsi e non risultare mai uguale. Bellissimo lavoro.
Al confine tra me e me (Ghemon & Eva Pevarello): Mai amato la cantante ex X-Factor, come chi mi segue da più tempo sa, ma questo pezzo è praticamente una canzone di Ghemon con una voce femminile. La mano del rapper avellinese si sente, e tanto, facendo incastrare la giovane vicentina in un puzzle di cui lui ha tutte le tessere. Infatti è molto difficile distinguere questa produzione dalle atmosfere che possiamo sentire in “Mezzanotte” e questo permette di far uscire un pezzo che possa far amare entrambi.
I FLOP:
Mondovisione (Federica Carta): La nuova canzone del talento di Amici 16 è un qualcosa di inaspettato. Una canzone molto moderna con venature rap e suoni che sono totalmente diversi da quelli a cui eravamo abituati. L’interprete è più giovane di me e quindi uno si aspetterebbe qualcosa di fresco da lei, se non fosse che fin dai tempi di Amici le canzoni realizzate dalla Carta erano, seppur sempre confinati nel mondo della musica adolescenziale, dei pezzi molto maturi e di ampio spettro. Questo pezzo, invece, sembra un vero e proprio passo indietro. Speriamo sia, come probabile, solo un intermezzo che accompagna il film e non un’anteprima degli stilemi del nuovo disco.
Se Piovesse Il Tuo Nome (Elisa feat. Calcutta): Non nutro particolari simpatie per Calcutta e questa canzone non me le fa di certo aumentare. Il pezzo nasce già bello, grazie alla sua penna, e non c’era assolutamente bisogno di infilarci la sua voce, che cozza terribilmente con il cantato di Elisa e fa perdere la magia del brano, che prima era limpida e luminosa. Un esperimento poco riuscito, si poteva fare di meglio.
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