sabato, Aprile 20, 2024

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“Tutte le volte” mischia la leggerezza alla malinconia di Alessandra Amoroso – RECENSIONE

Recensione del singolo che apre le porte al nuovo album d’inediti della cantante salentina

Riparte proprio da dove ci aveva lasciato Alessandra Amoroso con il suo nuovo singolo radiofonico intitolato Tutte le volte. La cantante salentina, che così anticipa la pubblicazione del suo prossimo album d’inediti intitolato Tutto accade, ha scelto di giocare la carta della continuità. E così, rispetto al doppio singolo Sorriso grande e ‘Piuma’ conferma la scrittura di Davide Petrella e la produzione di Francesco ‘Katoo’ Cattiti. La conferma, però, è anche quella di una ricerca di un’ambientazione musicale positiva, fresca e leggera, di un utilizzo vocale meno preponderante e di una voglia di coinvolgere il pubblico con un ritornello accattivante, un balletto semplice da replicare ed un’identità musicale via via sempre più identificabile in una nuova Amoroso.

Nuova anche se la Alessandra Amoroso di questa ‘Tutte le volte’ è, forse, particolarmente vicina a quella di ‘Sorriso grande’ e, per certi versi, a quella di ‘Comunque andare’, ‘Trova un modo‘ La stessa. Eppure è molto distante, almeno apparentemente, da quella dei suoi esordi fatti hit melodiche come ‘Immobile’, ‘Amore puro’, ‘Senza nuvole’ ‘E’ vero che vuoi restare’.

Che Alessandra Amoroso stia vivendo un periodo di rinascita artistica sotto il segno di un’agognata positività musicale è un dato incontrovertibile. La cantante salentina non ha mai fatto mistero di aver dovuto lottare per costruirsi un repertorio meno straziante e più solare per rispecchiarvisi con più coerenza. Gli ultimi lavori ne sono, di fatto, una manifestazione abbastanza palese. L’impressione, giunti a questo punto, è anche anche il prossimo disco, ‘Tutto accade‘, vorrà confermare questa via.

Ecco che, allora, le sonorità accese di ‘Tutte le volte’ rispondono perfettamente alle esigenze della sua interprete. Il ritornello, poi, realizza quell’effetto tormentone-pop sfruttando timbriche più incisive ed una scrittura che, per larga parte del brano, utilizza a stretto giro rime baciate rafforzando una sonorità scandita anche per effetto delle parole stesse.

La malinconia tipica della Sandrina della prima ora, però, rivive in alcuni passaggi del testo. Un modo per accontentare anche chi, nel corso degli anni, ha amato la sua emotività senza remore, i suoi crescendo vocali intensi, le atmosfere tipiche di ballate tradizionali e, soprattutto, un racconto narrativo teso all’indagine dell’io interiore spesso fragile di fronte all’amore. Non è un caso che, anche in questo caso, compaia il ricordo di quando “sto bene ma giro per strada da sola, dove sei ora?” riferendosi ad un amore in cui “io non ti vedo più”.

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Tutte le volte | Testo

Io da ragazzina avrei voluto avere dei begli occhi blu
stare nuda al vento e non pensare al tempo che non torna più
mi innamoro sempre del tipo sbagliato e stavolta sei tu
però ci credo sempre e penso meno male
che a volte li ascolto i consigli
restiamo sempre un po’ figli
nel cuore mio ti aggrovigli
ti sento solo se stringi
ma dove sei, non ti vedo
io non ti vedo più

E tutte le volte che
resto da sola con me
chiami di notte
cene romantiche
tanti saluti e clichè
so essere forte
sto bene ma
ma giro per strada da sola
dove sei ora, dove sei ora

Il mio appartamento sembra un’astronave puoi vedere Marte
se l’amore è un gioco dammi un’altra mano, truccami le carte
e restiamo qui, doveva andare così
fammi un sorriso ma sì ricorderai Keanu Reeves, quale era il film
tra le tue braccia scomparirò
dove sei non ti vedo
io non ti vedo più

E tutte le volte che
resto da sola con me
chiami di notte
cene romantiche
tanti saluti ai clichè
so essere forte
sto bene ma
ma giro per strada da sola
dove sei ora, dove sei ora

Tutte le volte che
mi guardo intorno e non c’è
luna di notte
non ti arrabbiare se
non saprai tutto di me
che te ne fotte
sto bene ma
ma giro per strada da sola
dove sei ora, dove sei ora

Giro per strada da sola
guardo le luci dei bar
magari ti richiamo domani
o magari sempre

Tutte le volte che
mi guardo intorno e non c’è
luna di notte
un po’ come adesso che
stavo da sola con me
mi stringi forte
sto bene ma
ma giro per strada da sola
qui con te ora
qui con te ora

qui con te ora
qui con te ore
qui con te ora

Sto bene ma
ma giro per strada da sola
dove sei ora
dove sei ora

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.