Quattro chiacchiere con il manager dei Pinguini Tattici Nucleari e di alcuni tra i più interessanti progetti della nuova scena musicale italiana
Quante volte ci è capitato di sentirci dire che la musica non è rappresentata solo dagli artisti che calcano il palcoscenico? Probabilmente infinite volte. Eppure sono sempre poche le persone che sanno guardare al di là del loro cantante preferito per cercare di capire cosa si nasconda dietro il fantomatico “mondo dello spettacolo e degli addetti ai lavori”. Per capirci qualcosa in più abbiamo fatto quattro chiacchiere con Gianrico Cuppari, manager e fondatore della società di management ed edizioni tuttomoltobenegrazie srl.
Il manager che non ti aspetti
Gianrico è il manager che non ti aspetti. Non si presenta con la camicia e il nodo impeccabile alla cravatta, non vive a Milano e le sue video-call non sfoggiano un ufficio in design tappezzato di dischi di platino e trofei vari. La cosa che colpisce sin da subito di lui è la sua semplicità, tipica di quelle persone che si sono fatte da sole, che hanno macinato i chilometri per realizzare i propri sogni e che badano alla sostanza più che alla forma.
La sua carriera comincia nel 2008. Inizia facendo booking, ovvero “piazzando” gli artisti emergenti e non nei locali e tenendo i rapporti con i vari promoter locali. A quei tempi il termine “artista indipendente” aveva un significato ben diverso da quello attuale. Mentre oggi l’indie è un genere musicale, in passato l’artista indipendente era colui che non si appoggiava alle cosiddette major (ovvero le etichette discografiche più importanti), ma che si produceva con una propria etichetta (o in ogni caso con una non particolarmente influente).
Il grande salto
Gianrico spiega che, a un certo punto, l’attività di booking inizia a stargli un po’ troppo stretta. Ed è così che decide che, da quel momento, non si occuperà più solamente della vendita dei biglietti e dell’organizzazione delle serate; per lui inizia un percorso nuovo, che lo porterà piano piano a ricoprire uno dei ruoli più importanti e delicati dell’industria discografica, ovvero quello del manager e del talent-scout, mestiere che richiede grandi doti di mediazione, gestione e lungimiranza.
Nel 2018 pertanto, poco dopo l’incontro con i Pinguini Tattici Nucleari, la band con cui inizia il suo nuovo lavoro, fonda la sua società di management ed edizioni, la tuttomoltobenegrazie. La società ha un nome alquanto singolare e ricorda un po’ lo spirito indie di cui Gianrico è portatore. Non se la mena, non si lamenta e soprattutto sa che, in fondo, gli va tutto molto bene, tenendo conto che nel giro di meno di due anni i Pinguini Tattici Nucleari diventano una delle band più amate del panorama musicale italiano, annoverando tra i vari successi anche il raggiungimento del podio alla settantesima edizione del Festival di Sanremo.
Il suo roster si allarga a numerosi talenti. Da cmqmartina, che segue da prima di X Factor 2020, a rovere, Mudimbi, i Ministri e progetti giovani e freschissimi come chiamamifaro, diciannovenne che ha saputo farsi notare fin dal primissimo singolo Pasta Rossa.
Con Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari, con Martina e tutti gli altri artisti non vi è mai solo un rapporto di lavoro, ma soprattutto un legame di fiducia e affetto. Ed è questo, forse, che porta la tuttomoltobenegrazie a raggiungere tutti questi risultati: trasparenza e sincerità, accompagnati da una grande passione per il proprio lavoro.
Un manager dinamico
Ecco cosa rende Gianrico un manager atipico, dinamico, diverso dal classico manager insomma. Una persona che non ha mai smesso di cercare, scovare e investire su nuovi talenti, che non si sente mai “arrivato”, ma che vede la strada in salita come un’opportunità, più che un ostacolo. Egli non aspetta gli artisti. Li va a cercare, consapevole che non bastano una bella voce e una presenza scenica importante a sancire un reale successo. Ci vogliono impegno, pazienza, dedizione, costanza. E soprattutto qualcuno che li accompagni al meglio.
Il successo nasce da un perfetto mix di ingredienti. Anche il solo talento non basta; questo, infatti, se non accompagnato dal duro lavoro e dal sacrificio, è fine a sé stesso. Un artista che vuole fare della musica il proprio lavoro deve innanzitutto vedere la musica come un lavoro, e non come un semplice passatempo.
Il successo pertanto nasce quando il talento, la passione e il sacrificio incontrano la fortuna. E la fortuna è anche quella di incontrare uomini come Gianrico Cuppari che, nonostante i tanti successi ottenuti, continuano ad amare la musica e a crescere i big di domani.
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