domenica 24 Novembre 2024

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Ultimo conquista San Siro tra poesie senza veli e sogni appesi – Recensione concerto

Il resoconto del primo concerto del cantautore romano nel tempio della musica milanese

“Per chi è ultimo e vale”: questa la scritta che compare alla fine del concerto che si è svolto ieri sera, sabato 23 luglio, allo stadio San Siro di Milano, penultima tappa della tournée dei record realizzata da Niccolò Morriconi, alias Ultimo, in questa estate 2022 all’insegna della ripartenza. Il cantautore romano è reduce dall’incetta di sold out ottenuti a Bibione (data zero), Firenze, Torino, Napoli, Modena, Bari, Pescara e al Circo Massimo di Roma.

In 60mila hanno assistito a questo debutto nella scala del calcio considerato un vero e proprio tempio della musica italiana, nel quale si sono esibiti gli artisti più grandi di sempre, da Vasco Rossi innumerevoli volte a Max Pezzali più di recente. In fin dei conti, Ultimo incarna alcune caratteristiche di entrambi, se da un lato si rivela un incredibile performer come Vasco, dall’altro si afferma un abile comunicatore generazionale come Max.

Le sue canzoni sanno come parlare al cuore delle persone, senza tanti giri e senza troppi preamboli. La scaletta del concerto si apre con “Buongiorno vita”, un vero e proprio inno che inaugura un lungo show senza pausa. Si alternano così “Dove il mare finisce”, “Quei ragazzi”, “Cascare nei tuoi occhi”, “Il ballo delle incertezze” e “Poesia senza veli”, fino ad arrivare a “Vieni nel mio cuore” inedito che il l’artista ha appositamente composto per questo viaggio live.

Da atmosfere più sostenute si passa alla magia di incantevoli e corali ballad di forte impatto, quali “Niente” e “Piccola stella”, per poi riabbracciare la spensieratezza con “Ipocondria” e subito dopo di nuovo la profondità con “Sul finale”. Nella parte centrale dello spettacolo arriva un suggestivo medley acustico, impreziosito da “Non sapere mai dove si va”, “Supereroi”, “Il bambino che contava le stelle”, “Quella casa che avevamo in mente”, “L’unica forza che ho”, “Stasera” e “Peter Pan”.

Si torna a ritmo sostenuto con quattro tracce incluse nel suo terzo album “Colpa delle favole”, a partire dalla title track per poi proseguire con “Rondini al guinzaglio”, “Fateme cantà” e la sanremese “I tuoi particolari”. Gli applausi si sprecano sulle note di “Pianeti” e “Ti dedico il silenzio”, per poi dare inizio ad un coinvolgente momento piano voce, sulle note di “La stella più fragile dell’universo”, “Giusy”, “Farfalla bianca”, un mash-up tra “Quello che ci unisce / Tutto questo sei tu” e “22 settembre”.

Il manifesto “Sogni appesi” è il pezzo con cui Ultimo sceglie di congedarsi dal pubblico, al grido di “da quando ero bambino solo un obiettivo dalla parte degli ultimi per sentirmi primo”. I fuochi d’artificio accompagnato la sua uscita di scena, tra gli applausi a scena aperta di un pubblico appagato e profondamente arricchito. Così, anche questa sera, la musica ha davvero compiuto il suo dovere.

Ultimo San Siro

Ultimo Stadi 2022 | Scaletta

  1. Buongiorno vita
  2. Dove il mare finisce
  3. Quei ragazzi
  4. Cascare nei tuoi occhi
  5. Il ballo delle incertezze
  6. Poesia senza veli
  7. Vieni nel mio cuore
  8. Niente
  9. Piccola stella
  10. Ipocondria
  11. Sul finale
  12. Medley
    Non sapere mai dove si va
    Supereroi
    Il bambino che contava le stelle
    Quella casa che avevamo in mente
    L’unica forza che ho
    Stasera
    Peter Pan
  13. Colpa delle favole
  14. Rondini al guinzaglio
  15. Fateme cantà
  16. I tuoi particolari
  17. Pianeti
  18. Ti dedico il silenzio
  19. La stella più fragile dell’universo
  20. Giusy
  21. Farfalla bianca
  22. Quello che ci unisce / Tutto questo sei tu
  23. 22 settembre
  24. Sogni appesi
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.