Entriamo dentro una canzone grazie al suo testo
Nuovo appuntamento con “Canzone per te”, la rubrica che ogni settimana ti porta alla scoperta di una canzone diversa, cercando di capire il significato e il messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua musica e le sue parole. La canzone protagonista di questa settimana è “In radio” di Marracash, che vede anche la collaborazione di Federica Abbate, giovane talento del panorama musicale italiano. Si tratta del singolo facente parte dell’album “Status”, pubblicato nel gennaio 2015 e certificato con il disco di platino per le oltre 50 mila copie vendute.
“In radio” è senza dubbio un brano che affronta un tema di particolare importanza e rilievo: quello del successo. Come risaputo, il rapper siciliano non ha avuto un’adolescenza semplice: la situazione economica precaria, le umiliazioni ricevute, “ti ricordi quando ad andare in centro ci sentivamo intrusi” e la mancanza di certezze rischiavano di condannarlo a una vita di stenti e priva di linee guida “se ripenso a come tutto era prima, che immaginavo solo furto e rapina”.
Tuttavia, il desiderio sfrenato di cambiare vita, la costanza e la tenacia lo hanno portato ad ottenere grande successo e fama; le parole pronunciate alla madre prima di raggiungere la popolarità risuonano con evidenza “ricordi che ti giuravo che prima o poi mi avresti visto e sentito in radio”.
Ma cos’è la radio? In questo testo non va intesa semplicemente come un mezzo per ascoltare musica o allietare le giornate, bensì come il simbolo del successo. Se un cantante passa in radio, allora è un artista di valore: “ti dicono non sei nessuno se poi non passi in radio”.
Sebbene sia un concetto discutibile, purtroppo bisogna ammettere che la realtà dei fatti è proprio questa: la bravura del cantante si giudica spesso in base ai passaggi conseguiti nelle varie emittenti, alle visualizzazioni sulle diverse piattaforme musicali e ai palazzetti riempiti.
Ma quanto costa il successo? È una domanda che bisognerebbe porsi con maggior frequenza. La celebrità comporta indubbiamente dei benefici, ma, dall’altro lato, come ogni cosa, anche dei sacrifici e delle perdite. Essere popolare non significa essere per forza amato da chiunque; il successo provoca spesso un distacco dagli affetti e dagli amici più cari.
Di conseguenza, anche se “tutti chiamano il tuo nome adesso che sei in radio”, “oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo, solo una voce in radio”.
Ascoltando questo brano si ha l’impressione che ogni singolo termine e periodo siano stati accuratamente selezionati e limati. La concretezza e l’efficacia che l’artista riesce a trasmettere sono di grande importanza, soprattutto perché rendono il testo ancor più sincero e credibile. Insomma, in definitiva “In radio”, oltre ad essere una delle hit di maggior successo del 2015, rappresenta uno spunto per ragionare sul tema della fama attraverso un punto di vista differente. Tutti infatti cercano il successo e vedono in esso solo il lato positivo e seducente, ma non bisogna mai scordarsi di osservare anche il rovescio della medaglia, e questo Marracash lo ricorda puntualmente.
Testo |
Se eri in prima fila che sei in cima al lato te
Se ripenso a come tutto era prima
Che immaginavo solo furto e rapina
È quasi come fossi morto
Mamma tuo figlio con gli occhi più grandi della pancia
Andavi a pulire a casa di una compagna
Che fingevamo fosse casa nostra
E ognuno avesse la sua stanza
Ricordi che ti giuravo
Che prima o poi mi avresti visto e sentito in radio
Perché a tenermi un posto fisso non ero in grado
Divido con chi c’era lì quando digiunavo
Ho fatto un sogno così forte fra’ che era un segno
Ma non l’ho più messo in forse neanche da sveglio
Ora che sento tutta la città qua sotto il palco
Che urla il mio nome come se stessimo scopando
Marracash
Se poi non passi in radio, in radio
Oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
Solo una voce in radio
E parlano di te senza sapere che
Tu già da prima eri importante anche solo per me
E tutti chiamano il tuo nome
Adesso che sei in radio, in radio
Mi piaci perché sei diverso
Deragliamo insieme dalle rotaie
Su cui vorrebbero che stessimo
Così insicuro che mi davo delle arie
Non mi agghindavo come adesso
Come ridevi che volevo rappare
Non mi piaceva quello scherzo
Ti ricordi quando ad andare in centro ci sentivamo intrusi
Poi conquistare disobbediendo e coprendo il mondo di sputi
È umiliante provare tanto non ci faranno entrare là
Noi venuti su male storti come le case ad Amsterdam
Se poi non passi in radio, in radio
Oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
Solo una voce in radio
E parlano di te senza sapere che
Tu già da prima eri importante anche solo per me
E tutti chiamano il tuo nome
Adesso che sei in radio, in radio
Tanto so che ritorna
È più bello se è raro
Come il sole su Londra
Dico grazie del dono
È come non fosse un lavoro
Non mi curo di loro
È come non fossi famoso
Se poi non passi in radio in radio
Oggi che sei conosciuto per me sei solo un estraneo
Solo una voce in radio
E parlano di te senza sapere che
Tu già da prima eri importante anche solo per me
E tutti chiamano il tuo nome
Adesso che sei in radio, in radio
Noi venuti su male storti come le case ad Amsterdam
Dico grazie del dono
È come non fosse un lavoro
Non mi curo di loro
È come non fossi famoso
Redazione
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