“Una sera che piove” di Loredana Bertè: te la ricordi questa?

Te la ricordi questa? Una sera che piove Loredana Bertè

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Una sera che piove” di Loredana Bertè

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1984 con “Una sera che piove” di Loredana Bertè.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Una sera che piove” di Loredana Bertè

Ci sono canzoni che non urlano, non cercano di imporsi con la forza, ma che si insinuano come una pioggia fine, lasciando il segno con la loro eleganza malinconica e il fascino senza tempo di un racconto vissuto sulla pelle. “Una sera che piove”, gemma in parte nascosta della discografia diLoredana Bertè, è proprio una di queste.

Contenuta nell’album “Savoir faire” del 1984, ultimo prodotto da Ivano Fossati, questa canzone scritta da Bernardo Lanzetti è un frammento di vita vissuta. Milano, con i suoi neon sfocati e il traffico notturno, diventa quasi un personaggio, una presenza silenziosa che accompagna l’ascolto.

C’è un senso di irrequietezza e smarrimento in queste parole. L’amore, le scelte, il destino: tutto sembra sfuggire, avvolto in una confusione che solo l’ora tarda sa amplificare. La notte “cattiva” non è solo quella fatta di buio e solitudine, ma è quella che fa riaffiorare i pensieri, che amplifica i sentimenti, che ci rende vulnerabili di fronte ai nostri ricordi e alle nostre paure. In più, se siete meteoropatici, la pioggia non va certo ad indorare la pillola….

Il testo di “Una sera che piove” di Loredana Bertè

Fuori dal bar tabacchi
Io che ti abbraccio forte
E i ragazzi tutti eccitati
Da questa mia fedeltà
È sempre vita by night
Sognando così goccia a goccia
Posso parlarti, poi di nuovo toccarti
Ancora io e te, faccia a faccia

Milano in macchina una sera che piove
Passando via le ombre e le luci zafferano del cuore
Non sappiamo restare, ma sentiamo le cose
E la notte, la notte è cattiva
Ogni volta ci prende così

Tutte quelle promesse
Che io scrivevo col rossetto
E quegli amori silenziosi
Che fine hanno fatto, chissà?
Forse sono ancora là
Fermi in mezzo alla strada
Posso immaginarli
Posso ancora sentirli
Come una sirena lontana

Milano in macchina, una sera che piove
La radio sempre accesa, brucia la nostra canzone
Non sappiamo restare, ma sentiamo le cose
Poi la notte, la notte è cattiva
Ogni volta ci prende così

Milano in macchina, una sera che piove
Passando via le ombre e le luci zafferano del cuore
Non sappiamo restare, ma sentiamo le cose
E la notte, la notte è cattiva
Ogni volta ci prende così

E la notte, la notte è cattiva
Ogni volta ci prende così

Compositori: B. Lanzetti

Scritto da Nico Donvito
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