“Un’altra te” di Eros Ramazzotti: te la ricordi questa?

Un'altra te Eros Ramazzotti

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Un’altra te” di Eros Ramazzotti

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 1993 con “Un’altra te” di Eros Ramazzotti.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Un’altra te” di Eros Ramazzotti

Pubblicata nel 1993 come secondo singolo dell’album “Tutte storie”, “Un’altra te” rappresenta uno dei vertici più emotivamente intensi della discografia di Eros Ramazzotti. Scritto in collaborazione con Piero Cassano e Adelio Cogliati, il brano è un’elegia moderna dell’assenza amorosa, un inno malinconico alla consapevolezza che certe persone, una volta perse, sono semplicemente insostituibili.

Il protagonista non idealizza l’ex compagna: la definisce esplicitamente “un guaio”, ammette le difficoltà, la gelosia (forse più sua che dell’altra), le complicazioni. Eppure è proprio questo insieme imperfetto di emozioni, l’attrito, a diventare insostituibile. Non è la ricerca di un amore migliore, ma di quell’amore, in tutta la sua imperfezione.

“Un’altra te” è una ballata malinconica, cruda, intima fino all’imbarazzo, nella quale Eros Ramazzotti mette a nudo la fragilità di chi ama ancora. È una canzone senza soluzione, come certi amori che non guariscono mai del tutto, ma che diventano parte integrante dell’identità emotiva di una persona. Una delle prove più mature e memorabili del cantautore romano, capace di raccontare il dolore con verità e senza retorica.

https://open.spotify.com/intl-it/track/2K0fpWF6Rg8T1nrqeZ6roi?si=65179234f7944672

Il testo di “Un’altra te” di Eros Ramazzotti

Un’altra te
Dove la trovo io
Un’altra che
Sorprenda me
Un’altra te (un guaio simile)
Un guaio simile (chissà, chissà se c’è)
Chissà se c’è (un guaio simile)
Un’altra te

Con gli stessi tuoi discorsi
Quelle tue espressioni
Che in un altro viso cogliere non so
Quegli sguardi sempre attenti
Ai miei spostamenti
Quando dal tuo spazio me ne uscivo un po’
Con la stessa fantasia
La capacità di tenere i ritmi indiavolati
Degli umori miei

Un’altra come te
Ma ne nemmeno se la invento c’è
Mi sembra chiaro che
Sono ancora impantanato con te
Ed è sempre più
Evidente

E mi manca ogni sera la tua gelosia
Anche se poi era forse più la mia
E mi mancano i miei occhi
Che sono rimasti lì
Dove io li avevo appoggiati
Quindi su di te

Mi sembra chiaro
Che un’altra come te
Ma nemmeno se la invento c’è
Mi sembra chiaro che
Sono ancora impantanato con te

Ed è sempre più preoccupante

Evidentemente preoccupante
Ma un’altra te
Non credo

Scritto da Nico Donvito
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