giovedì 5 Dicembre 2024

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Urbania, in FAME esplorano sentimenti, idee, esperienze

Si intitola FAME il nuovo lavoro discografico degli Urbania, uscito venerdì 15 marzo, su tutte le piattaforme digitali.

Gli Urbania sono un duo composto da Valerio Di Paolo e Isacco Borra, entrambi cresciuti a Roma, tra la Tiburtina e la Nomentana.

La loro musica parla di emozioni e di rapporti tra le persone, al di là degli stereotipi e delle sovrastrutture che ci potrebbero ingabbiare.

Dopo aver suonato su diversi palchi della capitale, incontrano Emiliano Bonafede, che diventa il loro produttore artistico. Insieme, sviluppano un nuovo sound, che unisce elementi analogici e digitali, e danno vita all’EP FAME.

Anticipato dai singoli Colpe e Dopo l’autunno, FAME esplora temi legati alla vita di tutti i giorni e alle sfide che possiamo incontrare.

In modo diretto e senza filtri, gli Urbania affrontano sentimenti, idee ed esperienze: con cinque tracce pop rap, raccontano il senso di insoddisfazione che proviamo quando ci confrontiamo con il riflesso nello specchio, evidenziando il contrasto tra le nostre aspirazioni e la dura realtà quotidiana. Questo ci fa sentire impotenti, spesso incapaci di realizzare pienamente il nostro potenziale. E la città, il contesto in cui si svolge il disco, ci porta inevitabilmente ad appartenere a uno schieramento: da una parte coloro che possono permettersi di sognare e dall’altra coloro che devono lottare per sopravvivere.

Ma FAME parla anche di amicizia, di dolore, della difficoltà di dormire e mangiare. Rappresenta l’inquietudine di un’intera generazione, divisa tra disillusione e frustrazione, ma anche animata dal desiderio di cambiamento e dalla ricerca di un significato più profondo nella vita.

TRACKLIST – DESCRIZIONE DELLA BAND, TRACCIA PER TRACCIA

Corvo: la solitudine del corvo sembra incastrarsi sempre di più con quella dell’artista, che solo a fine brano riesce ad empatizzare a pieno con l’animale. “Corvo” è un brano che parla a molti, parla a tutti coloro che non si sentono parte di un branco, parla a tutti coloro che solo tramite l’incomprensione con l’altro riescono davvero a guardarsi dentro.

Dopo l’Autunno: la vita non sempre è lineare. A volte l’autunno può diventare uno stato d’animo che ti porti dentro tutto l’anno. Quanto volte abbiamo pensato di partire per sempre, andare lontano con il solo scopo di lasciare il passato alle spalle.

Colpe: quante volte scarichiamo colpe al di fuori di noi solo perché non possiamo avere il controllo di tutto. Quanto è sbagliato illudersi di un mondo senza margine di errore, forse avremmo solo dovuto alleggerire colpe.

L’America è lontana: tutto nasce da un autentico dialogo sui massimi sistemi, che però si ritrova a perdere il suo calore all’interno del contesta festa, in cui tutti non possono fare a meno di pensare ad altro.

Fame: la voglia di esporsi, di farsi capire, la fame di esperienze. Non è mai facile riuscire a
conciliare tutto questo con la dura e concreta realtà dei fatti, che a volte ci schiacciano e ci tengono a pancia vuota.