“Vai Italia”, l’inno di Mogol e Al Bano per la sfida della cucina italiana

Mogol Al Bano

La canzone di Mogol e Al Bano accompagnerà l’Italia verso il riconoscimento della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità UNESCO

Mogol e Al Bano hanno realizzato lo scorso mercoledì 3 settembre, con cinquanta bambini del coro di Caivano e dell’Antoniano, “Vai Italia”, canzone che accompagnerà il nostro Paese verso il riconoscimento della Cucina Italiana a Patrimonio dell’Umanità UNESCO, atteso per il prossimo dicembre a Nuova Delhi.

L’iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Agricoltura ed è realizzata in collaborazione con l’Antoniano di Bologna.

Il brano, scritto da Mogol su musica di Oscar Prudente, sarà presentato da Mara Venier, domenica 21 settembre, nel corso della prima puntata di “Domenica In”. 

In quello stesso giorno si festeggerà in tutta Italia il pranzo della domenica, con tavolate nelle principali piazze a sostegno internazionale della candidatura.

Il Coro dell’Antoniano, oggi diretto da Fr. Giampaolo Cavalli, nasce nel 1954 a Bologna dal desiderio di Padre Ernesto Caroli di mettersi al servizio dei più svantaggiati, valorizzando in parallelo il talento dei più giovani. Alla distribuzione di pasti caldi presso la mensa di Bologna e alle attività di sostegno per i più bisognosi, si affiancano lo Zecchino d’Oro (1959) e il Piccolo Coro dell’Antoniano (1963): due realtà nate dal desiderio di diffondere valori quali solidarietà, accoglienza, fraternità e cura per gli altri e per la terra. 

Grazie alle attività dello Zecchino d’Oro e di tanti generosi donatori, negli anni è stato possibile sostenere i numerosi progetti sociali di Antoniano e ampliare la rete di mense francescane che, in Italia e nel mondo, offrono pasti e cure attraverso la campagna “Operazione Pane”. Attualmente si contano 20 mense nella Penisola, 1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania. Musica e solidarietà trovano spazio anche nelle attività del Centro Terapeutico aperto a Bologna negli anni Ottanta, dove, attraverso un approccio multidisciplinare, si accompagnano e supportano bambini con diverse fragilità per favorirne lo sviluppo fisico e cognitivo. 

Oltre al Pane per chi è affamato, l’Antoniano realizza diverse iniziative culturali, proponendosi come connettore e strumento di coesione sociale, per riprendere a immaginare il futuro e per farlo come atto di benessere, connessione, cura.

Scritto da Redazione RM
Parliamo di: ,