“Valeria” di Elsa Lila: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Valeria” di Elsa Lila
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2003 con “Valeria” di Elsa Lila.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Valeria” di Elsa Lila
Recensione – “Valeria” di Elsa Lila
Quando Elsa Lila debuttò al Festival di Sanremo 2003 con “Valeria“, pochi potevano immaginare che quel brano, apparentemente semplice nella struttura e nel sound, sarebbe rimasto, per molti, come una delle ultime vere ballate italiane in stile anni ’90 a calcare il palco dell’Ariston.
Scritto da Luca Bechelli, Guido Maffei e Marco Marati, “Valeria” porta con sé tutto il peso melodico ed emotivo di una canzone generazionale, capace di raccontare l’intimità femminile con pudore, delicatezza e grande empatia.
La narrazione si muove su più piani: da un lato l’amicizia, descritta come profonda, “inseparabile”; dall’altro il tradimento, forse involontario, che la mina. Musicalmente, “Valeria” è costruita su un impianto melodico classico, con archi e piano in primo piano, e una progressione armonica che sostiene con dolcezza l’evolversi emotivo del testo.
Lo stile è dichiaratamente “pausiniano”, tanto che si mormora che la canzone fosse stata inizialmente proposta proprio a Laura Pausini, che condivise con lo stesso team autorale i primi due album della sua carriera.
Elsa Lila, all’epoca giovanissima, offre un’interpretazione intensa e mai troppo sopra le righe. La sua voce è chiara, limpida, capace di trasmettere empatia e dolore con semplicità. Non urla, non forza, ma accompagna ogni frase con un senso di verità che colpisce.
La forza di “Valeria” sta nel suo racconto universale: parla di amicizie messe alla prova, di amori sbagliati e di tentativi di ricucire. In un mondo che tende sempre più a semplificare i legami, questa canzone ha il merito di restituire la complessità dei sentimenti, senza giudizi, ma con consapevolezza.
Il testo di “Valeria” di Elsa Lila
Raggio di sole scalda il freddo di un mattino
Trafigge il buio intorno e arriva dentro me
Accende quei ricordi in cui ridiamo insieme
Come matte forse, senza mai un perché
Noi due amiche sempre inseparabili
Valeria è chiusa adesso non vuol più parlare
Di quella storia che la fa soffrire e poi
L’ombra di un sorriso che non può bastare
A nascondere le spine tra di voi
Di un amore che fa tanto male
Valeria credimi è solo un errore
Lui che non sa cosa vuol dire amare
Sei un passatempo o forse una pazzia
Confusa ingenua ti trascina via
La vita a volte non si fa capire
E rende cieca pure la ragione
Prometto ti vorrei proteggere
Tu che ami sempre senza regole
Valeria piange adesso non sa cosa fare
Se quella storia poi le ha calpestato il cuore
Incerta immobile non cerca una ragione
Dolce amica sempre inseparabile
Non fuggire prova a ripensare
Valeria scusami è solo un errore
Da quella sera non so più che fare
Se è stato un gioco o forse una bugia
Che ti ha ferito, è solo colpa mia
La vita a volte non si fa capire
E rende cieca pure la ragione
Prometto anch’io vorrei comprendere
Questo mio mondo senza regole
Oh no, oh no
Ti prego dai
Non fare morire
L’amicizia tra di noi
Valeria scusami è solo uno sbaglio
Per lui ho distrutto tutto nel tuo orgoglio
Potessi giuro non lo rifarei
io quella sera non cercavo lui
Valeria adesso basta di soffrire
Per una storia che non può cambiare
II cielo è sempre sopra gli occhi tuoi
É l’infinito dove volerai
Raggio di sole frutto di un mattino
Riscalda un attimo che accende il cuore
Si sciolgono i pensieri liberi
Su questa lettera che forse un giorno
Ti scriverò