venerdì 22 Novembre 2024

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Valerio Scanu e quella sua innata capacità di interpretare ogni stato d’animo in “Inciampando dentro un’anima”- RECENSIONE

Disponibile dal 5 ottobre il singolo “Inciampando dentro un’anima” firmato da Pierdavide Carone

Valerio ScanuEnnesima intensa interpretazione per Valerio Scanu, che decide di festeggiare i suoi primi dieci anni di carriera con “Inciampando dentro un’anima”, singolo composto da Pierdavide Carone che torna a scrivere per l’artista sardo a distanza di oltre otto anni dalla vittoria del Festival di Sanremo 2010 con “Per tutte le volte che”.

Stavolta niente luoghi e niente laghi, bensì un testo che scava negli angoli più reconditi e solitari della nostra anima, con sensibilità e risolutezza. Dei grandi interpreti si dice che potrebbero cantare persino l’elenco del telefono, oggi che tutto è completamente digitalizzato Scanu potrebbe spingersi oltre e incidere un pezzo in html. Intensità e melodia si incastrano alla perfezione in un turbinio di sentimenti, che mettono in risalto le attitudini vocali dell’artista, completamente a suo agio anche in territori leggermente più elettronici. Il risultato finale è una ballata in perfetto Valerio-style, che coniuga le sue caratteristiche vocali senza ausilio di magagne tecnologiche o effetti che lasciano sempre meno spazio al talento.

Non ha bisogno di certe scappatoie Valerio Scanu, che ha incentrato il suo intero percorso artistico sull’innata predisposizione interpretativa e sulle evidenti capacità vocali, che sono sotto gli occhi e dentro le orecchie di tutti. Inciampando dentro un’anima rappresenta un’onirica dichiarazione di intenti, al tempo stesso concreta e positiva, proprio come il significato custodito all’interno di un messaggio universale, che rivela i tratti somatici della nostra esistenza fatta di incontri casuali e appuntamenti col destino, di anime gemelle e anime solitarie, di seduzione e di abbandono, di realtà e fantasia, di musica e poesia.

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Inciampando dentro un’anima | Audio

Inciampando dentro un’anima | Testo

Inciampando dentro un’anima
non lo sai quello che ti può capitare
puoi rincorrere una lacrima
e fendendo l’aria un po’ fino a volare
non ci sono compromessi
non si chiede spiegazione
un sogno lo si lascia realizzare

Inciampando dentro un’anima
ti ritrovi un sentimento universale
che dall’Asia fino a Panama
colpirà che tu sia il ladro o intellettuale
perché lei non ha ragione
ti seduce e ti abbandona
e tu rimani solo
con le tue nozioni

E poi ti chiedi come diavolo hai fatto
a cascarci un’altra volta in più
e qui lo scemo sei tu
e proprio il giorno in cui pensavo distratto
finalmente che non soffro più
ecco che arrivi tu

Inciampando dentro un’anima
non distingui tra reale e irreale
e diventa alquanto pessima
la capacità di scelta, il bene e il male
non ci sono distinzioni
rimanerci dentro è l’unica risposta naturale
il resto no, non vale

E poi ti chiedi come diavolo hai fatto
a cascarci un’altra volta in più
e qui lo scemo sei tu
e proprio il giorno in cui pensavo distratto
finalmente che non soffro più
ecco che arrivi tu

E riporti a una nuova fantasia
ed è tutto amore, musica e poesia
e mi porti nuovamente la speranza
di sentirti mia, di sentirti mia per sempre
mia per sempre

E poi ti chiedi come diavolo hai fatto
a cascarci un’altra volta in più
e qui lo scemo sei tu
e proprio il giorno in cui pensavo distratto
finalmente che non soffro più
ecco che arrivi tu

Inciampando dentro un’anima
non lo sai quello che ti può capitare

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.