sabato 23 Novembre 2024

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Valerio Scanu: “Il Natale è un’occasione per condividere” – INTERVISTA

A tu per tu con l’artista sardo, in uscita con il suo nuovo progetto intitolato “Canto di Natale

E’ disponibile da venerdì 4 dicembre “Canto di Natale”, il nuovo lavoro di Valerio Scanu che racchiude alcune cover delle canzoni tradizionali natalizie, più l’aggiunta dell’inedito “L’aria del Natale”, firmato da Gabriele Oggiano. Non solo musica in realtà, il progetto comprende anche un film che racconta questo viaggio, un lungometraggio impreziosito dalla  presenza di due grandi attori quali Remo Girone e Massimo Lopez. Abbiamo raggiunto l’artista via Skype per approfondirne i dettagli.

Ciao Valerio, bentrovato. Partiamo da “Canto di Natale”, a cosa si deve la scelta di uscire con un progetto di questo genere in un momento particolare come questo?

«All’interno di questo progetto, che non è un semplice disco, ma che si arricchisce anche di un lungometraggio, vorrei trasmettere un messaggio di speranza, infondere positività pensando al lieto fine. Stiamo tutti passando un periodo complicato che, prima o poi, dovrà necessariamente finire. Quando torneremo alla realtà sarà tutto più bello».

In scaletta è presente un brano inedito, intitolato “L’aria del Natale”, com’è nato?

«Ho chiesto a Gabriele Oggiano di scrivere un brano natalizio, un pezzo che contenga un lieto fine, che tutti vorrebbero sentire in un momento come questo, che abbia un risvolto necessariamente positivo. Dopo un paio di giorni mi ha mandato il pezzo, che ho trovato perfetto, esattamente come lo desideravo».

Canto di Natale, Valerio Scanu

Il Natale è una festività dalle mille sfaccettature, oltre all’atmosfera di festa, c’è una sorta di nostalgia che ci avvolge. Tu come lo vivi solitamente questo periodo?

«Guarda, un pochino così, sopratutto se ripensi agli anni passati, ti viene un po’ di nostalgia, però il Natale è comunque un’occasione per stare insieme, per condividere. Quest’anno sarà difficile, a causa della pandemia non si potranno fare assembramenti, ma credo che sia importante sentirsi vicini per come possiamo. Personalmente non ho mai lasciato nessuno da solo a Natale, mio nonno diceva sempre “dove mangiano in due, mangiano in cento”, la mia filosofia è un po’ questa».

Per concludere, quale regalo ti piacerebbe ricevere quest’anno sotto l’albero?

«Sai che non lo so? Quest’anno non ho ancora fatto la letterina, ma tipo soldi va bene lo stesso? No, dai, chiedere soldi a Babbo Natale è brutto (sorride, ndr). Se fossi ipocrita ti risponderei che vorrei la pace nel mondo, tutti vorremmo la fine del Covid, ma sarebbe una risposta troppo scontata, anche perchè è una cosa che accadrà presto. Guarda, non chiedo soldi, magari un gratta e vinci da dieci milioni di euro, oppure da uno!».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.