Recensione del nuovo progetto natalizio del cantante sardo
Anche nell’anno in cui il Natale appare immerso in un momento ed in un contesto difficile Valerio Scanu non rinuncia a rendergli omaggio e, come nella tradizione che negli anni ha sempre portato avanti, anche questa volta sceglie di farlo con la musica. Canto di Natale è, dunque, il progetto giusto al momento giusto per raccogliere quella magia natalizia ed incanalarla in un contenitore che spazi dalla musica la cinema ergendosi sui valori della tradizione, dell’immaginario collettivo e della condivisione artistica che sta alla base non solo della musica ma anche dello stesso Natale.
Ne escono 12 tracce che, nel segno della tradizione, restituiscono all’ascoltatore tutta quella bella magia del Natale che ogni anno si ripete tra le luci, i colori ed i canti di sempre. E ci sono proprio tutti a partire da una Silent night, resa delicatissima da una versione solo piano e voce, ad una Let it snow ed una White Christmas, che, invece, introduce anche l’inusuale apporto della chitarra acustica per un arrangiamento che sfiora le tinte jazz accompagnando un testo che s’incarica di una strofa in inglese, una in francese ed una in italiano.
Non possono ovviamente mancare nemmeno le tradizionali Jingle Bells, resa al meglio anche grazie all’apporto vocale di Irene Calvia, Santa Claus is coming to town e Have yourself a merry little Christmas mentre, invece, forse risulteranno meno conosciute al largo pubblico le varie Winter wonderland, Sleigh ride, Rudolph the red-nosed reindeer e It’s beginnig to look a lot like Christmas. In mezzo a tutto ciò non sfigura affatto l’unico brano inedito composto per l’occasione: L’aria del Natale gioca su quei classici suoni che il Natale richiede proponendo un ritornello vincente ed efficace con un testo che guarda alle luci, alla vicinanza degli affetti e ai ricordi d’infanzia.
Valerio, ancora una volta, dimostra con questo progetto il suo attaccamento al momento del Natale. Lo fa con efficacia rifugiandosi in una tradizione che non ha tempo e mettendo in campo, una volta in più, tutto il suo ottimo potenziale vocale pur giocando sui toni più delicati ed intimi che l’atmosfera richiede. Il lavoro risulta compiuto ed efficace anche se forse la scelta di risultare minimale ed asciutto negli arrangiamenti lo priva di quella magia che il Natale porta con sé: giusto cercare delle varianti per non essere eccessivamente riconducibili al “solito disco natalizio” ma forse quei tipici suoni del Natale sono l’ossatura vera di un repertorio che reso quasi in acustico, come in questo caso, finisce per suonare troppo spogliato dei propri valore. Valerio è coraggioso e percorre con convinzione questa strada dall’inizio alla fine del progetto (ad esclusione dell’inedito) e mette spesso la propria vocalità a disposizione del brano per sopperire, forse, ad una mancanza sonora che, alla lunga, rischia di diventare troppo evidente.
Migliori tracce | Have yourself a merry little Christmas
Voto complessivo | 7.5/10
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Canto di Natale | Tracklist e stelline
- Silent night ★★★★★★★★☆☆
- White Christmas ★★★★★★★☆☆☆
- Let it snow ★★★★★★★★☆☆
- Winter wonderland ★★★★★★★☆☆☆
- Santa Claus is coming to town ★★★★★★★½☆☆
- Have yourself a merry little Christmas ★★★★★★★★½☆
- I’ll be home for Christmas ★★★★★★★½☆☆
- Jingle Bells feat. Irene Calvia ★★★★★★★★☆☆
- It’s beginning to look a lot like Christmas ★★★★★★★☆☆☆
- Sleigh right ★★★★★★★☆☆☆
- Rudolph the red-nosed reindeer ★★★★★★★☆☆☆
- L’aria del Natale ★★★★★★★★☆☆
Ilario Luisetto
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