venerdì 22 Novembre 2024

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Valvolize: “Non spegnere la musica? Il nostro biglietto da visita” – INTERVISTA

A tu per tu con il duo elettro-pop romagnolo, in uscita con il loro singolo d’esordio intitolato “Non spegnere la musica

E’ disponibile in radio e negli store digitali dallo scorso 18 giugno Non spegnere la musica, il brano che segna il debutto discografico di Denny Di Ponio e Marcello Casadei Coccia, alias i Valvolize, duo elettro-pop romagnolo che abbiamo il piacere di ospitare tra le nostre pagine.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo da “Non spegnere la musica”, com’è nato questo vostro singolo d’esordio?

Denny: «Il singolo “Non spegnere la musica” è nato in realtà come primo di una serie di pezzi che ho deciso di comporre nel mio studio ormai diverso tempo fa. Ho passato una vita al conservatorio a studiare percussioni ma con il tempo ho maturato l’idea di avvicinarmi alla musica in maniera più totalitaria, tra arrangiamenti, armonia e composizione. Così ho iniziato a scrivere dei brani e ho conosciuto Marcello con il quale ho iniziato a collaborare ormai due anni fa».

Quali riflessioni e quali stati d’animo vi hanno accompagnato durante la fase compositiva?

Denny: «Cerchiamo il più possibile di seguire un approccio intuitivo per comporre le canzoni, all’inizio proviamo a buttare fuori qualsiasi sensazione stia passando in quel preciso momento, pensando poco alla stesura o ai particolari. Una volta afferrata quella che secondo noi è la sensazione giusta a livello emotivo, iniziamo a pensare al brano come ad un puzzle da comporre pezzo dopo pezzo, fino ad arrivare alla stesura finale. Partiamo da un’idea minimale di canzone, per poi renderla più variegata, anche se l’approccio minimale – pochi suoni ma giusti – ci stuzzica molto».

A livello musicale, che tipo di sonorità avete scelto di abbracciare?

Marcello: «Sia io che Denny ascoltiamo molta musica, a volte i nostri gusti sono molto diversi, ma è una cosa preziosa quando si cerca di creare insieme qualcosa, si possono offrire spunti da un punto di vista anche molto distante da quello dell’altro, ma che il più delle volte risultano vincenti. Ci piacciono molto le sonorità elettroniche, abbiamo l’idea di combinarle molto spesso con l’ausilio di strumenti veri, che possano creare un mix equilibrato tra i due mondi».

Facendo un breve salto indietro nel tempo, in che modo vi siete conosciuti e quando avete deciso di mettere in piedi questo vostro progetto musicale?

Marcello: «Denny mi contattò a inizio 2019, dicendomi che aveva dei brani inediti che voleva produrre e quindi ci conoscemmo e iniziammo a collaborare insieme. A distanza di due anni stiamo iniziando a raccogliere i frutti di mesi e mesi di lavoro in studio, dai quali siamo usciti con ancora più voglia di fare e infine con dei pezzi già ultimati che usciranno speriamo molto presto. Da semplice collaborazione nel 2021 siamo diventati un vero e proprio gruppo, unendo le forze verso l’obiettivo comune, quello di produrre, registrare e soprattutto suonare la nostra musica, il più possibile».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato i vostri rispettivi percorsi?

Denny: «Il mio background è molto variegato ma se dovessi citare una band su tutte che mi ha influenzato tantissimo, soprattutto nel rapporto che ho con le sonorità, direi i Gorillaz, su tutti. In questo periodo però sto ascoltando molto anche Anderson Paak ma in generale sono aperto ad ogni genere musicale».

Marcello: «Il mio riferimento principale è l’alternative rock degli anni ’90, mi viene da pensare a Ok Computer dei Radiohead, se dovessi citarti un’influenza molto forte. Anche a me però piace ascoltare qualsiasi genere, così da rendere poi le produzioni sempre più personali e particolari».

Tornando al presente, cosa vi rende più orgogliosi di “Non spegnere la musica”?

Denny: «Inevitabilmente nella musica, così come in tutti i campi, vedere il frutto del proprio lavoro venire alla luce è la cosa più soddisfacente che ci sia. Se ripensiamo all’impegno che ci è voluto per ultimare questo singolo non solo ne siamo entusiasti, ma ci da anche una spinta fortissima per continuare a produrre nuovi brani. Inoltre dopo il periodo di pandemia, dato che ora sembra di scorgere un po’ di luce infondo al tunnel, cerchiamo di essere propositivi il più possibile, vogliamo farci trovare pronti quando la situazione si sistemerà totalmente».

Per concludere, a chi si rivolge la vostra musica e a chi vi piacerebbe arrivare in futuro? 

Marcello: «La nostra musica si rivolge a chiunque tragga beneficio dall’ascolto di queste canzoni, quindi non c’è un target definito, l’unica cosa definita è il senso di benessere che devi provare quando ascolti. Questa è la cosa più importante e in futuro vogliamo che rimanga esattamente così com’è».

Valvolize

© foto di Gianluca Nicoli 

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.