venerdì 22 Novembre 2024

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Vasco Rossi, quarant’anni di “Siamo solo noi”

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Sono passati quarant’anni dall’uscita di “Siamo solo noi”, il quarto lavoro in studio di Vasco Rossi, rilasciato il 9 aprile del 1981. Sulla scia del timido e altalenante successo racimolato con i precedenti tre dischi “…Ma cosa vuoi che sia una canzone…, Non siamo mica gli americani! e Colpa d’Alfredo, il Blasco torna sul mercato con un progetto più maturo, un album che sarà considerato un inno generazionale, proprio come la title-track che sarà consacrata da Rolling Stones come la “canzone italiana rock del secolo”.

Nonostante avesse già scritto un capolavoro assoluto come “Albachiara”, al buon Vasco mancava ancora la hit che potesse consacrarlo definitivamente all’attenzione del pubblico su larga scala, cosa che accadrà l’anno successivo con “Ogni volta” e successivamente con “Vita spericolata”. Di conseguenza, potremmo considerare “Siamo solo noi”, l’ennesimo progetto di passaggio, prima della definitiva incoronazione sancita da “Bollicine” e “Va bene, va bene così”.

A parte l’omonimo brano, in scaletta figurano: “Incredibile romantica”, “Brava”, “Che ironia” “Dimentichiamoci di questa città”, “Voglio andare al mare”, “Ieri ho sgozzato mio figlio” e “Valium”, canzoni che non saranno considerate tra i suoi cavalli di battaglia, ma che sono tutt’ora parecchio apprezzate dallo zoccolo d’uro dei suoi supporter. Un rocker di nicchia, così era considerato al tempo Vasco Rossi, un Lou Reed italiano, con un grande futuro davanti ma un presente che fatica ad arrivare.

Questo, oltre che di passaggio, possiamo considerarlo anche e soprattutto un disco di rottura, figlio di un malcontento generazionale e di un mondo che stava ancora una volta per cambiare. Siamo alle porte degli anni ’80, un decennio difficile per gli artisti nostrani, a causa della violenta invasione della musica internazionale. Dopo aver perlustrato un po’ la zona, Vasco Rossi mette a segno l’ennesimo piccolo tassello di un disegno decisamente più grande.

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Siamo solo noi | Tracklist e stelline

  1. Siamo solo noi ★★★★★
    (Vasco Rossi)
  2. Incredibile romantica ★★★★★
    (Vasco Rossi)
  3. Dimentichiamoci questa città ★★★★☆
    (Vasco Rossi)
  4. Voglio andare al mare ★★★☆☆
    (Vasco Rossi)
  5. Brava ★★★★☆
    (Vasco Rossi)
  6. Ieri ho sgozzato mio figlio ★★★☆☆
    (Vasco Rossi)
  7. Che ironia ★★★★☆
    (Vasco Rossi)
  8. Valium ★★★☆☆
    (Vasco Rossi)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.