giovedì 10 Ottobre 2024

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“Vento del sud”, fare poesia d’estate è possibile per i Tiromancino – RECENSIONE

Disponibile “Vento del sud“, singolo estivo che segna un nuovo inizio per la band di Federico Zampaglione

Chi l’ha detto che la magia dell’estate sia miscelata all’interno di un cocktail alcolico o che debba per forza di cose andare a braccetto con il reggaeton? La risposta a tutto questo ce la danno i Tiromancino, tra le righe e le note del nuovo singolo Vento del sud, inedito che sancisce il ritorno di Federico Zampaglione (qui la nostra recente intervista) alla Virgin Records, segnando l’inizio di una nuova era creativa. Dopo aver elogiato alcuni dei loro ultimi inediti, tra cui Noi casomai e Sale, amore e vento (entrambi contenuti all’interno della raccolta Fino a qui), ci ritroviamo al cospetto di un’altra bella canzone, l’ennesima, che passerà di certo inosservata nel mare inquinato e saturo della musica leggera italiana.

Sonorità caraibiche e versi sognanti, questo il composto che alimenta il lievito madre di “Vento del sud”, un brano che si distingue per intenzioni, interpretazione e capacità di narrativa, perché è certamente più facile scadere in un linguaggio più blando e trasversale, ma solamente le parole dette in determinato modo sono in grado di resistere alla prova del tempo, infilandosi tra le dune del cuore.

Come un vento caldo ti abbraccia in riva al mare, la musica è in grado di fare lo stesso, spesso in maniera prepotente, altre in modo dolce e flautato. Questo ce lo insegnano artisti di spessore come Zampaglione, che con i suoi Tiromancino continua nell’ardua impresa di infondere gentilezza ed eleganza attraverso la sua arte, dimostrandoci che si può fare poesia pure d’estate, anche con l’ausilio di qualche “ahiahiahiahi”.

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Vento del sud | Video

Vento del sud | Testo

Ahiahiahiahi
ahiahiahiahi
ragazza mia
come sei diversa tu
cresciuta con il vento del sud
io non farò in modo
che la vita porti via
dal tuo bel viso l’allegria

Vento del sud
accarezzaci
col tuo respiro profondo
portaci via verso il mare
ad aspettare il tramonto

Ferma l’estate nel cielo… se puoi
ahiahiahiahi
rubala al tempo soltanto per noi
ahiahiahiahi
basta solo un attimo
per guardarci e capire… chi siamo
negli occhi tuoi
ci sono i secoli
ahiahiahiahi
negli occhi miei c’è che ti amo

Vento del sud
accarezzaci
portaci fuori dal mondo
dove ci possa cullare
la leggerezza di un sogno

Ferma l’estate nel cielo… se puoi
ahiahiahiahi
rubala al tempo soltanto per noi
ahiahiahiahi
ferma l’estate nel cielo… se puoi
ahiahiahiahi
rubala al tempo soltanto per noi
ahiahiahiahi

Vento del sud
accarezzaci
col tuo respiro profondo
ohohoh
portaci via… verso il mare
ad aspettare il tramonto

Ferma l’estate nel cielo… se puoi
ahiahiahiahi
rubala al tempo soltanto per noi
ahiahiahiahi
ferma l’estate nel cielo… se puoi
ahiahiahiahi
rubala al tempo soltanto per noi
ahiahiahiahi

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.