“Veramente” di Mario Venuti: te la ricordi questa?

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Veramente” di Mario Venuti
La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2003 con “Veramente” di Mario Venuti.
Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.
Ti sblocco un ricordo: “Veramente” di Mario Venuti
Pubblicato nel 2003 come primo singolo dell’album “Grandimprese”, “Veramente” segna uno dei momenti più riconoscibili della carriera di Mario Venuti, sia per l’immediatezza melodica che per il suo carattere leggermente ironico e disincantato.
Il testo gioca costantemente sul contrasto tra finzione e autenticità, tra il desiderio di mostrarsi indifferenti e l’inevitabile resa al sentimento amoroso. L’incipit: “Sembrava impossibile potesse capitarmi, invece mi è successo veramente”, introduce subito il tono di sorpresa e sincerità, quasi un’ammissione spiazzata di fronte all’irruzione dell’amore. Venuti alterna momenti di confessione diretta a riflessioni più sottili, come quando sottolinea che a volte le maschere sono più sincere della verità stessa, mettendo in luce la complessità dei rapporti umani.
“Veramente” resta uno dei brani più noti e amati di Venuti, capace di fondere immediatezza pop e riflessione esistenziale, senza rinunciare a una sottile ironia. È una canzone che cattura per la sua schiettezza e per la capacità di fotografare un’emozione universale: la sorpresa, quasi incredula, di trovarsi innamorati davvero.
Il testo di “Veramente” di Mario Venuti
Sembrava impossibile potesse capitarmi
Invece mi è successo veramente, veramente
Veramente
Veramente
Facevo finta di fregarmene di te
Per rendermi più interessante
Ma adesso sono solo veramente
Veramente, veramente
Il cielo grida il tuo nome
La primavera mi risveglierà come un fiore
Come un fiore
Dovresti imparare a mentire un po’ più spesso
Se mi volessi bene veramente
Perché le maschere che porti a volte sono più sincere
Riflettono l’essenza
Adesso stai fingendo veramente
Veramente, veramente
Veramente, veramente, veramente
Il cielo grida il tuo nome
La primavera
Mi risveglierà come un fiore
Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere una nuova stagione
Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere
Veramente, veramente
Il cielo grida il tuo nome
La primavera
Mi risveglierà come un fiore
Come un fiore
Sembrava impossibile potesse capitarmi
Invece mi è successo veramente
Facevo finta di fregarmene di te
Per rendermi più interessante
Ma adesso sono solo veramente
Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere una nuova stagione
Fammi vivere una nuova illusione
Fammi vivere
Come un fiore
Il cielo grida il tuo nome
La primavera mi risveglierà come un fiore
Come un fiore