venerdì, Marzo 29, 2024

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Virginio racconta dell’Italia e della sua “Brava gente” – RECENSIONE

Recensione del singolo estivo del cantautore

Italiani brava gente. Lo si dice da sempre quando si tenta di raccontare in poche parole il popolo italico ed il suo essere composto, almeno per la maggior parte, da persone semplici con grande voglia di lavorare e sfidare la vita con un sorriso. Lo racconta, a suo modo, anche Virginio che, per l’estate del 2021, ha scelto proprio di puntare sul singolo Brava gente per trasmettere al proprio pubblico quella sua capacità di giocare con le note in leggerezza oltre che in profondità.

Tra il racconto degli italiani, di Roma e della più alta e popolare cultura nostrana Virginio inserisce anche quello di un amore. D’altronde, si sa, l’Italia è anche, da sempre, la patria del sentimento. E così, in un ballo vorticoso, il cantautore di Fondi ha la possibilità di lasciare andare le parole e condirle con suoni decisi, freschi ed estivi pur dover per forza ricorrere ad arrangiamenti preconfezionati o a sonorità fin troppo abusate nelle ultime stagioni dell’ombrellone.

Quel coraggio che ci unisce da sempre e che fa da motore per affrontare ogni sfida diventa co-protagonista insieme alla storia e alla voce dello stesso Virginio che con forza canta di quando “mi guardano come se fosse sbagliato starti vicino ma il mio cuore non è clandestino, è soltanto se stesso: per amare qualcuno non chiederò il permesso, non mi pento di niente”. A rimanere, alla fine di tutto, è un “cuore che resta italiano anche quando è spezzato”.

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Brava gente | Audio

Brava gente | Testo

Notte nera di vernice
Finalmente un attimo per stare in pace
Oggi Roma mi si addice
Balli come se fossi in un film di Fellini
E a me questo mi piace
Me ne frego degli occhi degli altri
E ho giurato che non avrei fatto tardi
Ma non riesco più a smettere di guardarti

Ballo lentamente accanto a te
E mi guardano come se fosse sbagliato starti vicino
Ma il mio cuore non è clandestino
È soltanto se stesso
E per amare qualcuno non chiederò il permesso
Non mi pento di niente
Siamo tutti italiani brava gente
Brava gente
Italiani brava gente
Brava gente

Non ci avevo fatto caso
Un Martini bianco tutto d’un fiato
E mi chiedo dove ho sbagliato
Ma continuo a ballare schivando gli sguardi che sembra un assedio
Che non posso guardarti in quel modo
Che anche se sono uguale sono diverso
E non posso pretendere che mi guardi attraverso

Ballo lentamente accanto a te
E mi guardano come se fosse sbagliato starti vicino
Ma il mio cuore non è clandestino
È soltanto se stesso
Per amare qualcuno non chiederò il permesso
Non mi pento di niente
Siamo tutti italiani brava gente
Brava gente
Italiani brava gente
Brava gente

Ballo sopra questo asfalto
Sotto un cielo arancio e muri di cobalto
Ballo senza guardarmi intorno
Fino a quando fa giorno
Fino a quando fa giorno

Con questo cuore che resta italiano
Anche quando è spezzato
E che tiene incastrato il presente col passato
E questa notte si sente
Siamo tutti italiani brava gente
Italiani brava gente
Brava gente

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
Ilario Luisetto
Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.