venerdì 22 Novembre 2024

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Vite Parallele: “Castrocaro? Uno dei palchi più importanti” – INTERVISTA

A tu per tu con il duo cosentino, alla vigilia della partecipazione all’edizione 2021 del Festival di Castrocaro

Un legame simbiotico all’insegna del rock, queste e molto altro ancora sono le affinità elettive che uniscono Simona Dodaro e Aldo Campanaro, alias i Vite Parallele, duo cosentino che abbiamo avuto modo di incontrare in occasione della sua partecipazione alla 64esima edizione del Festival di Castrocaro, che sarà trasmessa in prima serata su Rai Due martedì 7 settembre. Approfondiamo la sua conoscenza.

Ciao Simona e ciao Aldo, benvenuti. Mancano poche ore alla finalissima del Festival di Castrocaro, come state esorcizzando questa attesa?

«Sicuramente stiamo vivendo con tanta emozione questa attesa, c’è anche un po’ di ansia perché andiamo a suonare su uno dei palchi più importanti. E’ stato bellissimo vivere questa settimana intensa di prove, è la prima volta che ci interfacciamo con questo tipo di dinamiche televisive».

Scorpione” è il titolo del brano inedito che presentate in concorso, cosa vi ha spinto a scegliere proprio questo pezzo?

«In realtà si è trattata di una pura casualità. Come duo ci siamo formati da poco, anche se tra noi c’è sempre stata una profonda stima artistica. Il brano racconta la difficoltà che a volte abbiamo di esternare i nostri sentimenti e di esprimere i nostri pensieri».

Come cover, invece, cosa avete scelto di interpretare? 

«”Bad guy” di Billie Eilish, l’abbiamo rifatta un pochino più rock e portata nel nostro mondo».

Quali pensate siano le peculiarità e i punti di forza del vostro duo?

«Abbiamo due timbriche abbastanza simili, ma nello stesso tempo anche diverse, dipende da cosa cantiamo. Un altro punto di forza è sicuramente la nostra somiglianza caratteriale, che ci permette di avere percezioni simili, o comunque, quando capita che siano opposte, riusciamo sempre a trovare un punto di incontro. Insieme riusciamo a guardare le cose da più punti di vista».

A chi si rivolge oggi la vostra musica e a chi desiderate arrivare in futuro?

«Ci auguriamo che la nostra musica si rivolga a tutti, ci piacerebbe essere il passepartout delle età (sorridono, ndr)».

Videointervista ai Vite Parallele | Castrocaro 2021

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.