“Vorrei tu fossi mia” di Pago: te la ricordi questa?

Vorrei tu fossi mia Pago

Viaggio quotidiano nella colonna sonora della nostra memoria, tra melodie sospese nel tempo pronte a farci emozionare ancora. Oggi parliamo di “Vorrei tu fossi mia” di Pago

La musica è la nostra macchina del tempo: basta una nota, un ritornello, ed eccoci di nuovo lì, in una stagione vicina o lontana, in un’auto con i finestrini abbassati o nella cameretta della nostra infanzia. “Te la ricordi questa?” è il nostro appuntamento quotidiano per riavvolgere il nastro delle emozioni, proprio come si faceva una volta con una semplice penna e una musicassetta. Oggi l’orologio del tempo ci riporta al 2006 con “Vorrei tu fossi mia” di Pago.

Ogni giorno, alle 13:00, vi accompagneremo in un viaggio musicale alla riscoperta di queste gemme nascoste: canzoni che hanno detto tanto e che hanno ancora tanto da dire, pronte a sbloccare ricordi, evocare immagini, restituirci pezzi di passato con la potenza che solo la musica sa avere. Brani che forse oggi non passano più in radio, pezzi di artisti affermati lasciati in un angolo, o successi di nomi che il tempo ha sbiadito ma che, appena tornano nelle nostre orecchie, sanno ancora farci vibrare. Perché la musica non invecchia, si nasconde soltanto tra le pieghe del tempo, aspettando il momento giusto per colpire nel segno e farci esclamare sorpresi un: “Te la ricordi questa?”.

Ti sblocco un ricordo: “Vorrei tu fossi mia” di Pago

Vorrei tu fossi mia” è il singolo che Pago lancia nell’estate del 2006, sull’onda lunga del successo ottenuto con “Parlo di te” di dodici mesi prima e dopo la vittoria nella terza edizione di Music Farm. Il brano, nelle sue intenzioni e nella sua struttura, è un inno al desiderio amoroso più puro, espresso con quella formula pop melodica che ha caratterizzato la cifra stilistica del cantante sardo.

Il testo è una dichiarazione appassionata, senza fronzoli, in cui Pago si mette a nudo. Il tema è quello di un amore sognato, desiderato con l’intensità di una favola, ma cantato con la consapevolezza di chi spera che la magia possa durare nel tempo. Le immagini utilizzate sono volutamente semplici e romantiche, costruite per evocare un immaginario sentimentale diretto e accessibile da tutti.

Il testo di “Vorrei tu fossi mia” di Pago

Per guardare il mondo vorrei, molto di più
Respirando quello che sei
I tuoi occhi dentro ai miei
Io e te, perché no, un corpo unico
Perché vorrei volare
Ti prego fammi entrare
Diventa parte di me
Fammi sognare e poi fammi guardare
Perché sei quello che vorrei

Vorrei tu fossi mia
Come una splendida poesia
Come se fosse una magia per noi
Come in una favola io e te
Vorrei tu fossi mia
L’unica solamente mia
Come se fosse una magia
Ma che non svanirà
Non passerà

Per guardare il mondo vorrei, molto di più
Per vedere quello che c’è userò, userai più degli occhi miei
Perché io sono sicuro
Con te c’è molto di più
E chi mi manca sei tu
Fammi volare e poi lasciati amare da me
Di più perché vorrei

Vorrei tu fossi mia
Come una splendida poesia
Come se fosse un po’ magia per noi
Come in una favola io e te
Vorrei tu fossi mia
L’unica solamente mia
Come se fosse una magia
Ma che non svanirà
Non passerà

Non passerà, non passerà
Guardando il mondo insieme a te
Questa magia non passerà

Vorrei tu fossi mia
Come una splendida poesia
Come se fosse una magia per noi
Come in una favola io e te
Vorrei tu fossi mia
L’unica solamente mia
Come se fosse una magia
Ma che non svanirà
Non passerà
Non passerà
Non passerà

Scritto da Nico Donvito
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