X-Factor

Torno finalmente a valutare senza esclusione di colpi il talent di casa Sky di più successo degli ultimi anni. Nelle mie pagelle troveranno spazio tutti i passati alla selezione successiva (segnati in verde) e, a volte, alcune menzioni speciali (segnate in rosso) riguardo a personaggi che hanno convinto me ma non i giudici. Per motivi di spazio e di serietà professionale non valuterò ovviamente tutti i vari “casi umani” che si presenteranno.

Einar Ortiz – All of me: Inizio col botto per questo bravo ragazzo di origini cubane. La sua versione del pezzo di John Legend è veramente ben fatta e convince. Deve solo essere inquadrato per non rischiare l’effetto Leiner. 7.5

Maneskin – Chosen: Il primo inedito dell’anno è cantato da una band molto improbabile. A primo acchito sembrano la versione rock dei Gazosa poi iniziano a cantare e stupiscono con un pezzo energico che sembra uscito dai migliori Nirvana. Da seguire. 7

Davide Marchini – Inno di Mameli: Questo over ha una gran bella voce e sa armonizzare, avesse cantato qualcos’altro probabilmente avrebbe avuto una chance. 6+

Camille Cabaltera – Worth It: La giovane ragazza italo-filippina di Montecatini Terme si esibisce al pianoforte tra una voce potente ed emozionante ed un grandissimo rappato. Può veramente essere la punta di diamante dell’edizione (però l’inedito è molto molto simile a Warrior di Demi Lovato, attenzione). 9-

MariaGrazia Di Nuzzo – Stranger than me: Peccato, su questa giovane chitarrista secondo me ci si poteva molto lavorare. Brava e con la voce pulita, sarà per XF12. 7.5

The Noiserz – 13%: Una band più cazzara e rumorosa sotto la stessa etichetta degli Urban Strangers. Il loro inedito però non è memorabile, seppur carino. 6.75

Noemi “Noè” Cannizzaro – Fix You: La prima (ed unica) over della serata a passare ai live, Noè si presenta con un mini piano e ci propone una versione delicata ed avvolgente dei Coldplay. Non sa di novità ma può stupire. 8

Andrea “Mind” Uboldi – Telemachia: Il primo rapper dell’anno tira fuori testi molto interessanti ma è incasellato in un flow che non gli rende giustizia, troppo vecchio e anni ’90 per coinvolgere veramente. 6+

Heron Temple – Iron Sky: Una coppia di chitarristi tecnicamente dotati ma con la capacità di farti addormentare seduta stante. Così definirei questo duo siciliano. Bocciati, almeno al primo giro. 4

Samuel Storm – The Fire: Sorprendente rivelazione questo giovane ragazzo nigeriano che è venuto in Italia dopo un viaggio della speranza. Ma quello non conta, ciò che più conta è che se cantare e suonare divinamente. 8/9

Alessandra Noemi Vedovato – Human: Altra ragazza con la chitarra e con una voce trascinante. Il look è molto da migliorare ma la stoffa c’è. Levante potrebbe trovare un bel diamante grezzo. 7+

Sophie Rita Eugenia Bellanza – Baby Can I Hold You: Il dulcis in fundo. L’apoteosi di questa serata musicale. Questa calabrese trapiantata a Bergamo è la classica ragazza della porta accanto. Giovane, fresca, carina, vestita bene, timida ma allo stesso tempo forte e con un passato difficile. Quando canta mi fa venire i primi brividi dell’anno. Qualcosa di semplice ma che ti distrugge nel profondo. Segnatevi questo nome che ne sentiremo a parlare a lungo. 10-

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Nicolò Giusti

Classe 1996, amo la musica da sempre e seguo qualsiasi cosa la riguardi. Aspettando dal 2011 la vittoria di un'altra under donna ad XFactor, continuo ad ascoltare quasi ogni genere. Editorialista per Recensiamo Musica dal dicembre 2016 mi occupo di XFactor e dello spazio emergenti.

By Nicolò Giusti

Classe 1996, amo la musica da sempre e seguo qualsiasi cosa la riguardi. Aspettando dal 2011 la vittoria di un'altra under donna ad XFactor, continuo ad ascoltare quasi ogni genere. Editorialista per Recensiamo Musica dal dicembre 2016 mi occupo di XFactor e dello spazio emergenti.

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