venerdì 22 Novembre 2024

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X-Factor 13: Ma non portare rancore – Le pagelle della prima puntata dei live show

Le pagelle della prima puntata dei live

Una volta scelti i dodici cavalieri è finalmente iniziata la tredicesima edizione di XFactor. Il pubblico ha basso riscontro, ancora arrabbiato per alcune scelte scellerate. Purtroppo è uno dei peggiori inizi di sempre, molti cantanti non riescono a dare il massimo e viene eliminata Mariam, tra la sorpresa e lo sbigottimento di tutti. Ma andiamo a vedere cosa è successo, tra Mika in versione più schietta che mai, e stonature varie.


Mariam Rouass – Juice (Lizzo): Grinta e personalità quanto basta, una performer capace e talentuosa che però si infrange in una performance non esattamente all’altezza. Le potenzialità ci sarebbero tutte ma purtroppo non vengono sfruttate. Lizzo resta uno standard troppo altro. Voto: 6.5

Seawards – Pyro (Kings Of Leon): Una bellissima canzone, saputa reinterpretare con il giusto mood. I Seawards ti portano in un mondo tutto loro, sono la quota alternative dell’edizione. Faranno strada. Voto: 8

Eugenio Campagna – Arsenico (Aiello): Colui che viene definito da chiunque come il vincitore cade di faccia e sbatte il naso, proprio alla prima puntata. Una performance sotto tono, poco inquadrata, anche se va detto che il ragazzo aveva dei problemi alla gola che gli impedivano di cantare correttamente. Nonostante questo però è un inizio bruttino. Voto: 5

Davide Rossi – How Long Has This Been Going On? (George Gershwin): Riuscire a rendere moderno quanto fatto da un pianista nei primi anni del ‘900 è veramente spettacolare. Probabilmente una delle esibizioni più intelligenti e riuscite di sempre. Malika non è per niente la migliore giudice ma prende tantissimi punti. Voto: 9

Nicola Cavallaro – This is America (Childish Gambino): Un azzardo che poteva fare il miglior Morgan ed invece fa la sua collega storica Mara. Nicola, con la sua voce calda e profonda, si esibisce in uno dei pezzi più famosi dell’afrotrap americana ed il risultato è sorprendente ed inaspettato. Voto: 8+

Lorenzo Rinaldi – Don’t look back in anger (Oasis): Noioso e scontato, anche per colpa di un’assegnazione troppo prevedibile. Voto: 4.5

Booda – 212 (Azealia Banks): Grintosi, energici, spaziali, con una forza sovrumana e capaci di realizzare performance indimenticabili. Questi sono i Booda, che anche con un pezzo rap, spostano tutti. Non so se avranno il talento e la costanza necessari per vincere ma il carro è partito e non ha intenzione di fermarsi. Voto: 9

Giordana Petralia – Jocelyn Flores (XXXTentacion): La sorpresa della puntata. Mai fuori luogo, capace di ridare nuova vita ad un pezzo storico, in un genere che non è il suo. Resto comunque convinto che prima o poi debba liberarsi di Nausicaa, la coperta di Linus prima o poi si scuce. Bravissima, migliorerei un po’ gli alti con la voce. Voto: 7.5

Sofia Tornambene – L’ultimo bacio (Carmen Consoli): Anche qua una favorita che scoppia malamente. Non è malissimo ma è fortemente imprecisa, rende la canzone noiosetta e si perde diverse note per strada. Non era facile ma ne esce malridotta. Voto: 5

Enrico Di Lauro – Love will tear us apart (Joy Division): Ian Curtis si sta rivoltando nella tomba. Che scempio, che orrore. Un’esibizione veramente basica e senza mordente. Un bruttissimo inizio. Voto: 4

Sierra – Dark Horse (Katy Perry): I testi sono abbastanza bravi a crearli ma per tutto il resto sembrano gli 883 senza Max Pezzali. Imbarazzanti, tamarri, con poca capacità di tenere il palco, stonati. Non riesco proprio a digerirli. Voto: 5

Marco Saltari – Sugar Man (Sixto Rodriguez): Dopo Mario Garrucciu tocca ad un altro over avere in carica l’eredità di Sixto Rodriguez. Jordy se la cava bene, dimostrandosi perfettamente adatto allo spirito della canzone. Non penso però possa durare più di tanto con il suo genere e stile. Voto: 8-