venerdì 22 Novembre 2024

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X-Factor 15: Tranquilli, si parte – Le pagelle della prima puntata dei live

Le pagelle della prima puntata dei live show

La prima puntata dei live di X-Factor 15 è iniziata nel segno della diversità e dell’integrazione con Emma che protesta contro la mancata approvazione del DDL Zan. Ludovico esordisce finalmente alla conduzione e si dimostra ancora un po’ ingessato ma con possibilità di miglioramento. I giudici hanno avuto il loro inizio diesel senza azzuffarsi o attaccarsi ma cercando comunque di far passare la loro personalità nelle presentazioni. Come l’anno scorso i talenti in gara hanno portato i loro inediti e non ci sono state nè eliminazioni nè ballottaggi ma solo una media che poi gestirà le eliminazioni nella seconda puntata. Ma andiamo a vedere le pagelle degli inediti e delle loro performance live. Alcuni li avevamo già sentiti, altri invece sono stati una piacevole sorpresa.


Bengala Fire – Valencia: Un inedito interessante ma che non fa urlare al miracolo. Potrebbe essere un pezzo che troveremmo nella colonna sonora di un qualsiasi FIFA e non è neanche un brutto paragone se consideriamo che nel famoso videogioco canadese ci son stati pezzi di gente come i Vaccines o i Kasabian. È tutto post 2000, anche l’esibizione ed i movimenti del frontman. Se durano non sottovalutateli. Voto: 7+

Baltimora – Altro: È il classico nerd che sembra che non possa combinare molto e poi tira fuori una voce che ti ribalta con un inedito sporco, ruvido, cattivo e pieno di passione. Sul palco non è capacissimo di stare ma è comunque la sua dimensione migliore. Voto: 8.5

Nika Paris – Tranquille (Mon Coeur): Lei sul palco è pazzesca per avere solo 16 anni, con una coreografia incredibilmente precisa ed un sex appeal che il palco se lo mangia. La canzone, invece, non ha la stessa forza: è il pezzo caramel-pop francese per antonomasia, con tutti i crismi per essere il pezzo che ci troveremmo a canticchiare in una giornata di maggio nelle vie di Bordeaux. Però ad X-Factor potresti aspettarti molto di più. Voto: 6.5

gIANMARIA – I suicidi: Avevamo già avuto modo di apprezzare questo inedito. Il pezzo è la fotografia tormentata di una realtà purtroppo attualissima sulla disperazione e la depressione che circondano la nostra società moderna. La regia che mette in studio è particolarissima. Il suo unico grande problema è quel biascichio continuo che non fa capire le parole. Voto: 7+

Westfalia – Goblin: Il pezzo è praticamente un emulo della discografia intera di Davide Shorty. Un pezzo fresco, elettrosoul e piuttosto interessante ma a questo punto terribilmente ridondante nel modo in cui viene presentato. Voto: 5

Versailles – Truman Show: Lo avevo definito il “Kurt Cobain de noantri” ed in effetti mantiene questo mood, solo con i capelli blu. Un insieme di grunge, trap, rock puro e tantissime influenze per un pezzo che non ti si scolla più di dosso. Voto: 8-

Mutonia – Rebel: Loro cercano in tutti i modi di gasare, tra citazioni alla storia del rock, arie di ribellione e cose simili, però sono tra le proposte rock quelli indubbiamente più deboli. Voto: 5+

Fellow – Fire: Particolare, una voce calda e imprecisa al punto giusto. È qualcosa che sa di cantautorato britannico senza però mai copiare pedissequamente qualcosa di già esistente. Può essere davvero la sorpresina dell’edizione. Voto: 8

Vale LP – Cherie: Nei suoi occhi ti ci perdi, nel suo stile ti ci trascini. Non intonatissima in questa prima esibizione ma avvolgente, con una voce suadente, un flow pulito ed uno stile che buca lo schermo. Ci son margini di miglioramento. Voto: 7.5

Karakaz – Useless: Growl, cattiveria, graffiato, incasinato e proto punk. Loro sul palco tengono botta alla grande urlando al cielo di essere inutili. Se deve rimanere una sola quota hard rock di sicuro loro sono la scelta preferita. Voto: 7-

Erio – Amore vero: Un inedito bello ma troppo elettronico, la voce particolare e delicata di Erio viene quasi sovrastata dalla confusione. Viene fuori un remix imperfetto di Malika Ayane. Peccato, ma le potenzialità ci sono. Voto: 6.5

Le Endrigo – Cose più grandi di te: Un pezzo pop rock che non sa bene quello che è ma sa molto bene quello che non è: convenzionale. Supera ogni schema di sesso, razza, stile musicale e possibilità per arrivare ad un pubblico più grande possibile. Voto: 7+