venerdì 22 Novembre 2024

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X Factor 2024, le pagelle degli inediti proposti giovedì 21 novembre

Giro di boa per i cantanti di X Factor 2024: le nostre pagelle degli inediti proposti oggi, giovedì 21 novembre, all’interno del quinto live show del talent di Sky

Nel corso della quinta puntata di X Factor 2024, sono stati presentati gli inediti dei concorrenti rimasti in gara. Ecco le nostre pagelle dei pezzi proposti nel corso della prima manche.

Per la squadra di Achille Lauro:

  • I Patagarri presentano l’inedito “Caravan” (scritto da loro stessi e prodotto da Bias e Danien)
  • Les Votives presentano l’inedito “Monster” (scritto da loro stessi e prodotto da Gianmarco Manilardi e Danien)
  • Lorenzo Salvetti presenta l’inedito “Mille concerti” (scritto dallo stesso Lorenzo con Antonio Mazzareillo e Ginamarco Merolle e prodotto da Danien)

per la squadra di Jake La Furia:

  • Francamente presenta l’inedito “Fucina” (scritto da lei stessa e prodotto da Tomer Levy e Gianmarco Manilardi)

– per la squadra di Manuel Agnelli:

  • Mimì presenta l’inedito “Dove si va” (scritto da Madame e prodotto da Gianmarco Manilardi)
  • I Punkcake presentano l’inedito “Gloom” (scritto dagli stessi Puncake e prodotto da Gianmarco Biancardi)

– per la squadra di Paola Iezzi:

  • Lowrah presenta l’inedito “Malasuerte” (scritto da Lowrah, Matteo Montalesi, Gianmarco Merolle, Filippo Toffanin, Max Elias Kleinschmidt e prodotto da Esseho e Andry The Hitmaker)

X Factor 2024, le pagelle degli inediti

I Patagarri

 I PATAGARRI – CARAVAN
Testo: Francesco Parazzoli, Jacopo Protti, Giovanni Vipra, Lauro De Marinis
Musica: I Patagarri, Nicolas Biasin, Daniele Nelli
Produzione: Bias, Danien

La canzone si presenta come un inno di libertà e ribellione contro la vita convenzionale e la ricerca del successo materiale. Attraverso un linguaggio crudo e diretto, unito da sonorità balcaniche, il testo esprime il desiderio di evasione che si ispira a una vita nomade e indipendente, simbolizzata dal mezzo di trasporto scelto come titolo, che diventa quasi un mantra, forse un po’ troppo ripetuto come concetto in 2 minuti e 33 secondi di ascolto. Se proprio dobbiamo trovargli un difetto, personalmente avrei espresso in concetto qualche volta di meno. Voto 6.5

Lorenzo Salvetti

LORENZO SALVETTI – MILLE CONCERTI
Testo: Lorenzo Salvetti, Antonio Mazzariello, Gianmarco Merolle, Daniele Nelli, Lauro De Marinis
Musica: Lorenzo Salvetti, Giuseppe Carbone, Antonio Mazzariello, Gianmarco Merolle, Daniele Nelli
Produzione: Danien

Fa più rumore di mille concerti e fa una gara tutta a parte questo bell’inedito di Lorenzo Salvetti, tra le firme Mazzariello (in gara a Sanremo Giovani 2024) e lo stesso Achille Lauro. E si sente. Il tema esplora il tema complesso e contrastante dell’amore, mettendo in scena una relazione segnata da silenzi, incomprensioni e una certa immobilità emotiva. Il testo si caratterizza per la sua profondità emotiva e per l’uso di immagini potenti, che descrivono una connessione intensa ma anche dolorosa. Se l’inedito tornasse a contare come accadeva per le prime edizioni del talent, allora questa edizione se la dovrebbe aggiudicare a mani basse il giovane Salvetti. Voto 9

Les Votives

LES VOTIVES – MONSTER
Testo: Les Votives, Daniele Nelli
Musica: Les Votives, Matteo Mobrici, Gianmarco Manilardi
Produzione: Gianmarco Manilardi, Danien

Accattivante il sound, anche se un filino già sentito. Azzardare un inedito in lingua inglese, in un momento storico in cui l’italiano ha una valenza discografica decisamente più importante per il mercato nostrano, richiede l’asticella posizionata a un livello molto alto. Io stesso per comprendere il testo non mi vergogno di ammettere di aver chiesto aiuto all’amico Google Translate. E le statistiche in Italia mi dicono che, purtroppo, sono in buona compagnia. Nel brano, il protagonista si sente intrappolato in una situazione in cui le sue emozioni non vengono ascoltate, incapace di esprimere chiaramente il proprio dolore. L’azzardo forse sarebbe stato proporre queste sonorità in italiano, o qualcosa di diverso in inglese. Per il resto, un compitino che merita la sufficienza. Voto 5.5

Francamente

FRANCAMENTE – FUCINA
Testo: Francamente
Musica: Francamente, Diego Montinaro, Gianmarco Manilardi
Produzione: Tomer Levy, Gianmarco Manilardi

Orecchiabile e originale, specie nell’unione del sound con la vocalità di Francamente. Scelta azzeccata, perché non ricorda prettamente qualcosa che oggi c’è in giro. Prima sfida vinta. Poi il testo è particolarmente ispirato, grazie al gioco di immagini potenti e metaforiche, utilizzando la “Fucina” come simbolo di un luogo di forgiatura, in cui le emozioni e i pensieri vengono “lavorati” attraverso il dialogo e l’interazione. Apprezzabile un titolo così ricercato. E poi le parole sembrano state forgiate proprio per questo ritmo, compreso il “duruduruduru” finale. Funziona nonostante non sia affatto una risposta ruffiana. Voto 7.5

Mimì

MIMÌ – DOVE SI VA
Testo e musica: Madame
Produzione: Gianmarco Manilardi

Altro brano che emerge e spicca di luce propria. Madame si sente, ma Mimì è brava a tirare fuori anche se stessa senza scimmiottarla. Il esplora le contraddizioni e le incertezze di una persona che si trova a fronteggiare i propri conflitti emotivi e la propria difficoltà nelle relazioni. Il ritornello ripetuto, in questo caso nel giusto dosaggio, esprime un’ulteriore incertezza riguardo al futuro della relazione, lasciando aperta la domanda espressa dal titolo. La canzone, con il suo tono quasi disincantato, evidenzia la tensione tra il desiderio connessione e resistenza, tra introspezione e orecchiabilità. Chapeau. Voto 8

Punkcake

PUNKCAKE – GLOOM
Testo e musica: Punkcake e Gianmarco Biancardi
Produzione: Gianmarco Biancardi

Anche qui, come per i Les Votives, l’inglese si rivela un rischio, un azzardo che viene parzialmente disatteso dal risultato fatale. I Puncake sono forti e hanno fatto finora un bel percorso, forse da loro, più che da altri, ci si aspettava di più. Con l’aiuto del fedele Google Translate, scopro che il testo si muove tra frustrazione e alienazione, con un linguaggio provocatorio e un tono sfacciato. La ripetizione delle immagini e dei concetti di “gloom” e “striking” enfatizza una sensazione di irrequietezza e difficoltà nell’affrontare il mondo, il tutto con la rabbia espressa nell’interpretazione che, se Google ha tradotto bene, un po’ stride e stona un po’. Voto 5

Lowrah

LOWRAH – MALASUERTE
Testo: Lowrah, Matteo Montalesi, Gianmarco Merolle, Filippo Toffanin, Max Elias Kleinschmidt
Musica: Matteo Montalesi, Gianmarco Merolle, Andrea Moroni
Produzione: ESSEHO, Andry The Hitmaker

Forse un po’ troppo “Gasolina”, bastava un filino meno. La quota latin è servita e non poteva che servircela la Iezzi, nostra signora del “Vamos a bailar esta vida loca”. Lowrah realizza un potenziale tormentone, che come “Bailando” di Enrique Iglesias esce in un periodo dell’anno opposto a quanto ci potessimo immaginare. Non ascoltavo del reggaeton da qualche mese, e devo ammettere che preso a piccole dosi funziona, e Lowrah potrebbe dire la sua nel cammino verso la finale, spinta dal pezzo giusto al momento giusto, lo stesso che preso e pubblicato d’estate si sarebbe disperso nell’oceano di cose similari. Un po’ zarro, ma di questi tempi fatti di Marah Carey e di Michael Bublè che risonano in ogni dove nell’etere… va anche bene. Voto 7

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.