venerdì, Marzo 29, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

X-Factor 2020: Per ogni riccio un capriccio – Pagelle della prima parte dei bootcamp

Tutte le pagelle alla prima puntata dei bootcamp

Siamo finalmente arrivati al momento delle prime scelte, il primo di due fasi che porteranno 12 volti e 12 storie nel loft di X-Factor, a lottare per ottenere una sudata vittoria. Iniziano le loro scelte Mika (rappresentante della categoria degli Over, che già fu sua ad XFactor 8) ed Hell Raton, con le Under Donna. Due categorie storicamente difficili che o volano altissimi o crollano male quindi due belle sfide per i loro giudici. Ma bando alle ciance ed andiamo a vedere quello che è successo.


UNDER DONNA

Elisa “Casadilego” Coclite – Fragile (Sting): A rompere il ghiaccio ci pensa la dolce ragazza dai capelli colorati, fan di Ed Sheeran, che già aveva saputo stupirci alle audizioni. Una voce dolce, delicata e carezzevole per affrontare la canzone di Sting che però, forse, non si presta tantissimo a questo tipo di interpretazione, dove invece è la musica da sola a consegnarci la tenerezza del brano. Lei però ne esce comunque pulita anche se ha bisogno di quel qualcosa in più per spaccare veramente. Voto: 6.5 SEDIA NUMERO 1

Cecilia Barra Caracciolo – I Want You Back (Jackson 5): Scelta pessima di canzone ed un’esibizione con tantissimi punti d’ombra. Bisogna avere il physique du role per fare i Jackson 5 e lei purtroppo non ce l’ha. Peccato. Voto: 5 NON SI SIEDE 

Adelaide Cavallaro – America (Gianna Nannini): Un inno alla masturbazione pieno di sensualità e trasgressione che viene cantato in modo forse poco consapevole di quello di cui si sta cantando, come sottolinea anche la sua espressione. Altra scelta sbagliata, e siamo alla terza di fila. Voto: 6 NON SI SIEDE

Alessandra “Ale” Ciccariello – Cielo Aperto (inedito): Dopo il successo di LV, entrato nella testa di molti ascoltatori, Ale ci riprova con un altro inedito, stavolta più sentito e profondo, dedicato ai migranti ed ai viaggiatori di vario genere. Questa ragazza ha un potenziale pazzesco, oltre alla chitarra c’è un mondo con mille sfumature. Sarebbe bello sentirla anche affrontare le cover ma per ora è promossa a pieni voti. Voto: 8.5 SEDIA NUMERO 2

Mara Creola – Stay (Rihanna): E’ il problema di molti cantanti che vediamo presentarsi ad XFactor, quello di essere bravi però poco interpreti e troppo esecutori. Quelli che in maniera cattiva vengono definiti cantanti da karaoke. Qua abbiamo un caso abbastanza simile con una bellissima voce che però non riesce mai ad essere al servizio del pezzo ma solo uno strumento. Voto: 6+ SEDIA NUMERO 3

Rossella Renzulli – Whatever It Takes (Imagine Dragons): Un altro pezzo sbagliato. La produzione ne combina una più del diavolo quest’anno. La cattiveria e la grinta di Dan Reynolds non saltano mai fuori ed il pezzo risulta spento, triste, senza decollare ed esplodere mai. Occasione persa per una ragazza che poteva essere un grande personaggio. Voto: 5 NON SI SIEDE

Beatrice “Bea Lambe” Lambertini – idontwannabeyouanymore (Billie Eilish): Martina Attili 2.0 prosegue la metamoformosi con un’esibizione dolce, delicata, intensa, tirando fuori una voce pazzesca seppur non con le velleità della grande performer. Niente male ma tutto forse troppo già visto. Voto: 7 SEDIA NUMERO 4

Sara Sgarabottolo – Brioschi (Franco126): Una ragazza molto simpatica e già solo per la scelta della canzone merita applausi a scena aperta. Finalmente qualcuno che porta l’indie. Bel ritmo, bella presenza scenica, bella caratura. Braverrima. Voto: 8- SEDIA NUMERO 5

Martina “cmqmartina” Sironi – Dio Come Ti Amo (Domenico Modugno & Gigliola Cinquetti): Mara Maionchi sarebbe saltata sulla sedia. Un pezzo storico, vincitore del Festival 1966 ed interpretato da due delle voci più classiche della canzone italiana, che ritrova nuova vita e nuova luce in un mood elettropop. Cosmo sarebbe fiero di tutto ciò. E’ qualcosa di stiloso, potrebbe dividere il pubblico ma ha un sacco di potenziale. Voto: 8.5 SWITCH, SEDIA NUMERO 3

Daria Huber – Where’s My Love (SYML): Altra già pronta per un percorso fuori, Daria stupisce con la sua chitarra delicata ed una voce flautata, non è la miglior cosa che si sia mai vista su quel palco ma ha talento e diverse dolci sfumature. Voto: 8+ SWITCH, SEDIA NUMERO 5

Simona “Meezy” Mazzeo – I Love You (Woodkid): La bella bionda parte bene ma poi si perde, non riuscendo a dare giustizia al pezzo di Woodkid, un artista non certo facile con i suoi ritmi sincopati. Peccato, ma sentiremo parlare di lei. Voto: 7- NON SI SIEDE

Alessandra “mydrama” Martinelli – I Hate U, I Love U (Gnash ft. Olivia O’Brien): Un talento puro, capace di improvvisare delle strofe sul beat della canzone rimanendo fedele allo spirito pop del brano, sempre pensando agli amori tormentati. e senza mai smettere di mostrare ogni singolo riflesso presente nella sua vocalità. Sarà in grado di lasciarci tutti a bocca aperta e potrebbe essere la sorpresa dell’anno. Voto: 9 SWITCH, SEDIA NUMERO 4

Passano alle Last Call: Casadilego, Ale, cmqmartina, Daria Huber*, Mydrama

*SPOILER ALERT*:

Daria Huber risulta tra le 61 finaliste di Sanremo Giovani, motivo per il quale è sicuro non abbia avuto accesso ai live del programma. (ne abbiam parlato qui)

*FINE SPOILER*


OVER

Gabriel “Kaima” Covino – Estranei (inedito): Emis Killa 2013 ma funzionale, un tipo di rap vecchio ma che ormai nessuno fa e proprio per questo risalta molto nel mondo di oggi con i trapper che invece puntano a tutt’altro target. Onesto. Voto: 7.5. SEDIA NUMERO 1

Lorenzo “Lykan” Parlati – Tararì Tararà (Carl Brave x Franco126): Molto Franco126 wannabe, il ragazzo non convince appieno non andando perfettamente a tempo e non entrando mai bene nel mood del pezzo. Il secondo esperimento di portare la 126 a XFactor fallisce. Voto: 5+  NON SI SIEDE

Cecile Vanessa Ngo Ngoug – Fredoom (Beyoncè): Una pessima scelta del pezzo pure in questo caso, la ragazza, che già ci ha dimostrato in altre occasioni il suo talento, non centra il colpo e finisce per non convincere veramente nessuno, con una versione del pezzo stanca e poco ispirata. Voto: 5  NON SI SIEDE

Claudio “Disarmo” Luisi – La voce della Luna (Alex Baroni): La combo chitarra-voce è inflazionatissima ma in pochi hanno l’ardire di saper osare su questa combo ed il rendere il tutto quasi poetico. Il giovane astigiano ha della magia nella sua voce e convince. Potrebbe candidarsi come idolo delle masse. Voto: 8-  SEDIA NUMERO 2

Gennaro “Tha Genio” Casolaro – Malasuerte (inedito): Abbiamo parlato più volte di come il rap e la trap napoletana o le ami o le odi, senza via di mezzo. Il pezzo è “frisc”, fa ballare ma non so se le potenzialità del ragazzo possano essere messe al servizio anche con qualcosa al di fuori della sua comfort zone. Voto: 6.5  SEDIA NUMERO 3

Lorenzo “V3n3r3” Negro – Venere’s House (inedito): Ha senza dubbio sbagliato paese. Attitudine e sound da trapper americano che spopolerebbe in Billboard, ma niente di eccelso nel nostro paese, almeno per ora. Voto: 4. NON SI SIEDE.

Edda Maria “Eda Marì” Sessa – Non sai mai (inedito): Stile, flow, personalità, bellezza ed ennesimo testo profondo che parla di violenza degli uomini e di abusi. Di nuovo arriva al cuore con l’eleganza di una ballerina, di nuovo è capace di avere un potenziale che va solo fatto esplodere. Voto: 9. SEDIA NUMERO 4

Joshua Omojon – Memories (Maroon 5): Un’esibizione senza nessuna personalità e con pochissimi guizzi. Voto: 5  NON SI SIEDE

Giuseppe “Vergo” Piscitello – Senza fare sul serio (Malika Ayane): Una delle canzoni più note di Malika che diventa un inno trap con distorsioni, loop ed autotune. Qualcosa che non sapevamo di volere. Dopo Booomba il trapper torna a sorprendere e porta una cifra stilistica che potrebbe essere ciò che poi farà ai live. Voto: 7+ SEDIA NUMERO 5

Mario “Merio” Miceli – Ti Ti Ti Ti (Rino Gaetano): Una voce roca, soul, mischiato un po’ all’ urban che ormai va di moda dopo essere stato sdoganato da artisti come Ghemon o Mecna. Mika decide di non farlo passare ma il talento e la capacità di inventare c’erano tutte e la sua carriera musicale infatti parla da sola. Voto: 8-. NON SI SIEDE.

Angel Gabriel Marmolejos – C’è un tempo (Aiello): Particolare, timbro e capacità di cantare di gola piuttosto strani, che spesso fanno perdere il pezzo in inutili virtuosismi senza andare all’essenza. Riceve il secondo NO di Mika e, seppur forse un po’ ingiusto, significativo del fatto che bisogna ancora migliorare tanto. Voto: 6.5  NON SI SIEDE

Michelangelo “N.A.I.P.” Mercuri – Un rapporto senza alcun senso (inedito): Il più astruso e fuori di testa dell’annata, più un personaggio da Italia’s Got Talent che da XFactor, un personaggio con una preparazione musicale pazzesca che però è difficile imbrigliare lungo le redini di quello che dovrebbe essere un programma che ti porta per mano in un percorso musicale prestabilito. Vedremo cosa ne salterà fuori. Voto: 8 SWITCH, SEDIA NUMERO 3

Accedono quindi alle Last Call: Kaima, Disarmo, Eda Marì, Vergo, N.A.I.P.

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.
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Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.