Pagelle del quarto live show
Ormai il livello generale del talent di casa Sky ha raggiunto dei livelli incredibili. Son rimasti in gara i cavalli di razza ed è difficile prevedere chi sarà il prossimo a lasciarci le penne. Nel dubbio infatti non ci provo nemmeno ma mi limito a sfoderare le mie classiche pagelle.
Seveso Casino Palace (Standing in the way of control): Verranno eliminati ma ingiustamente. L’esibizione finalmente è qualcosa consono al loro mood con le chitarre sfoderate nel modo giusto, le note cattive e la grinta che ci vuole per affrontare un pezzo dei Gossip. Peccato, ma son sicuro che fuori faranno faville. Voto: 8+
Renza Castelli (La Costruzione di un amore): Nessuno si sarebbe aspettato che la povera Renza, totalmente passata sotto silenzio, avrebbe potuto avere il destino folgorante di arrivare all’inedito. Ed invece così è stato. Ed anche stavolta arriva dritto al cuore con un’esibizione delicata ed intimista del capolavoro di Fossati. Bellissima ed aurea, il problema principale è che il suo inedito, molto probabilmente, sarà una cosa terribilmente sanremese e quindi potrebbe imporsi poco nel mercato discografico. Ma per ora godiamoci questo angelo celeste. Voto: 7.5
Martina Attili (Strange Birds + strofe inedite): Il cantato non è per niente male, la classica Martina che si dileggia con la sua cantante preferita di sempre. Il problema è l’orrenda decisione di aggiungere delle strofe in un rapping molto discutibile che uccide totalmente il pezzo consegnando agli annali la peggiore esibizione di Martina. Voto: 4
Naomi (Crisi Metropolitana): Precisando che la cantante napoletana ha avuto problemi alla gola prima di esibirsi l’esibizione è qualcosa di assurdo, la canzone è fuori di testa, simbolo del frenetico progressismo di Battiato che la produsse per Giuni Russo. Non è il mood giusto per Naomi e si sente ma diamole il beneficio del dubbio per i problemi vocali. Voto: 6
Leo Gassmann (Pianeti): Ha stile da vendere il ragazzo ed è un ottimo personaggio, peccato che ogni volta abbia delle imperfezioni vocali. La scelta di cantare in italiano però è sacrosanta. Voto: 7-
Sherol Dos Santos (I will always love you): Se pensate che cantare Whitney Houston con tale nonchalance a quell’età sia facile, beh, iscrivetevi al programma che forse vincete. Strepitosa. Voto: 9.5
Anastasio (Another Brick In The Wall Pt.II + strofe inedite): Una delle migliori esibizioni mai viste su quel palco. Grintoso, verace, scrive un testo da far invidia a chiunque, descrivendo in italiano in maniera meravigliosa quello che Roger Waters e compagni avevano reso con il loro rock britannico. Chiunque dice che ha rovinato il pezzo non ha capito i Pink Floyd. Abbattiamo i muri. Voto: 10
Luna (Eppur Mi Son Scordato Di Te): La piccola sarda colpisce ma non ferisce con Battisti. Lei molto felice, bella e positiva e regala una nuova freschezza al brano, però la performance vocale non è di certo quella che ci si potrebbe aspettare. Il risultato però resta comunque una cover molto piacevole. Voto: 7+
Bowland (Drop The Game): Non concentrati al massimo ma sempre in grado di trascinare le persone nel loro mondo in una deriva ipnotica. Il loro inedito se si mantiene sul genere trip hop potrebbe essere veramente qualcosa che spacca il mercato. Imprecisi ma esotici. Voto: 8
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