domenica 24 Novembre 2024

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XFactor 2021 – Colpi di scena ad effetto – Le pagelle degli Home Visit

L’ultimo step prima dei live si è completato. Ieri su Sky Uno sono andati in onda i tanto attesi home visit. I quattro giudici hanno scelto i dodici concorrenti che si porteranno ai live per potersi giocare il titolo della vittoria e, si spera, una luminosa carriera. Ad aiutarli ci sono stati famosi volti del cinema e dello spettacolo, anche se non è ben chiaro il perchè abbiano scelto personaggi che con la musica centrassero poco. Il passaggio di diversi cantanti era nell’aria ma ci son state alcune sorprese inaspettate che han dato un po’ di pepe alla gara. Per la prima volta da diverso tempo non c’è un vincitore annunciato ed il livello del cast è livellato verso l’alto. Ma andiamo a vedere nello specifico cosa è successo.


SQUADRA DI HELL RATON

Karakaz – Out of control (Chemical Brothers): Una band tormentata dalle venature di un rock sporco e senza regole. Se piace il genere sono un must have, se non piace li odierete a morte. Voto: 7-

Miriana “Mira” D’Albore – Morire con te (inedito): Un pezzo maturissimo sul femminismo e contro ogni forma di maschilismo e di violenza sulle donne. Il tappeto elettropop ricorda molto Cmqmartina. Si dimostra un’artista già completa e versatile. Voto: 8

Edoardo “BALTIMORA” Spinsante – La ballata della moda (Luigi Tenco): Pura poesia in musica. Un cantante che trasmette le emozioni attraverso la voce ed il pianoforte. Una canzone non così conosciuta ma immensa e toccante. Voto: 9+

Melli & Gemma – Somebody that I Used To Know (Gotye ft. Kimbra): Una versione crossover alternativa di uno dei più grandi tormentoni della musica internazionale. L’effetto è straniante, il duo funziona nonostante il cantante stoni. Ma è il suo stile. Voto: 6-

Luca “Versailles” Briscese – Patico (inedito): Uno strano mix tra un rocker maledetto ed un indie-rapper. La canzone si attesta sul malinconico prima di sfociare in un aggressivo riff misto tra autotune e chitarra distorta. Particolare. Voto: 7+


SQUADRA DI MIKA

Westfalia – My New Mouse (inedito): Un brano che è stranissimo, poichè mischia elettronica, rap e soul music. Non per tutti, fortissima la sperimentazione musicale e la voce del cantante, un po’ poco spendibile discograficamente il pezzo. Voto: 6.5

Karim “Karma” Daniel – Summertime Sadness (Lana Del Rey): Una esibizione bella e precisa ma che non ha mai particolari guizzi o brividi, risultando spenta e non facendo mai risaltare pienamente la potenza della canzone nè la voce del ragazzo. Voto: 6+

Nikol “Nika Paris” Palascheva – La chanson de Prevert (Serge Gainsbourg): Gestualità ed interpretazione molto francesi, da cafè chantant. Una voce soave, dolce e sinuosa ma che forse non è del tutto pronta per il mondo di XFactor pronto a schiacciare le tue imperfezioni. Voto: 7-

Mombao – La cura (Franco Battiato): Per la prima volta portano un’esibizione “normale”. Cantano bene e si destreggiano pure su un capolavoro della musica italiana ma questo fa perdere loro la dose di pazzia ed unicità che li contraddistingueva con i suoni tribali e particolari. Peccato. Voto: 6.5

Fellow – London (Benjamin Clementine): Una canzone chiamata “London” cantata in un perfetto ed impeccabile stile British con una voce sabbiata inconfondibile. Fortissimo ed un talento da tenere d’occhio. Voto: 8.5


SQUADRA DI MANUEL AGNELLI

Bengala Fire – See Emily Play (Pink Floyd): Abbiamo sentito il brano cantato in un’indimenticabile esibizione di Michele Bravi ma i Bengala riportano il tutto alla ragione interpretandolo come è nato dalla mente dei suoi autori. L’unico problema è che sembra il karaoke pedissequo, mi aspettavo qualche guizzo di originalità. Voto: 6.5

Silva “Phil Reynolds” Cantele – I Fought The Law (The Clash): Al contrario qua l’esibizione reinterpreta totalmente il brano. Il cantante fa una versione alla Johnny Cash, molto interessante e particolare, dimostrando spirito di adattamento. Per i puristi però è un pugno nell’occhio. Voto: 7.5

Nava Golchini – Firefly (inedito): Un inedito pazzesco, suoni incredibili. Lei è magnetica ed avvolgente come sempre anche su ritmi sincopati. Un pezzo che non sfigurava in un qualsiasi disco di alt-elettro dagli anni ’90 in poi. La sua eliminazione è un colpo al cuore, un plot twist inatteso, ma non ci dimenticheremo facilmente di lei. Voto: 9

Mutonia – Psycho Killer (Talking Heads): La versione di Mengoni resta scolpita nei nostri cuori, ma loro ci provano con cuore ed energia. Chitarre al massimo e vocalità punk per portarsi a casa il passaggio. Potrebbero però essere la quota prima uscita, occhio. Voto: 6.5

Fabiano “Erio” Franovich – Please please please let me get what I want (The Smiths): Un pezzo incredibile degli Smiths interpretato in una maniera dolce ed intensa che arriva fino alla bocca dello stomaco. Per gli standard di XFactor non è assolutamente detto che sia il vincitore designato ma è innegabile che sa emozionare come nessun altro. Voto: 9


SQUADRA DI EMMA

Valentina “Vale LP” Sanseverino – Che Dio Ti Benedica (Pino Daniele): Non ti aspetteresti mai che lei porti Pino Daniele eppure lo fa. Bella, matta, interpreta con energia e teatralità il pezzo rendendolo completamente suo. Wildcard?. Voto: 8-

Edoardo “Edo” Braghin – Deve essere così (Cesare Cremonini): Cremonini è ormai uno dei cantautori più importanti della nostra generazione, un instant classic. Edo la interpreta con una voce molto simile ma non uguale, calda e rassicurante ma anche precisa. Se fosse entrato avrebbe pestato molto i piedi a Baltimora ma purtroppo esce, dandoci meno talento ma più versatilità ed unicità del cast. Voto: 8.5

Le Endrigo – Stare Soli (inedito): Un brano che sembra uscito da un disco dei FASK e che inneggia particolarmente alla lotta ed alla ribellione. Forse interessanti ma il loro stile può arrivare alla noia. Voto: 5.5

Gianmaria Volpato – Mio fratello è figlio unico (Rino Gaetano): Il look ed il mood sono sempre quelli, figli di una subcultura indie che dai turbamenti della vita trae ispirazione per l’interpretazione dei suoi brani. Ma questo uso intelligente di autotune su basi cupe con uno stile cantautorale moderno ha futuro. Voto: 7+

Riva – E non andare più via (Lucio Dalla): Raffinatezza, classicità ed emozioni. Una voce semplice, una melodia orecchiabile, uno stile alla Brunori SAS. Già sentiti più volte ma non è assolutamente importante, il talento c’è. Voto: 8-