venerdì 4 Ottobre 2024

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XFactor12: (Non) è tutto così tranquillo – Le pagelle degli home visit

Pagelle degli Home Visit di X-Factor

Finalmente il giorno è giunto e sappiamo i dodici nomi che dalla settimana prossima potranno esibirsi sul palco della XFactor Arena. Non è stato tanto facile arrivare a questa decisione perchè mai come quest’anno la qualità è davvero tanta. Ma vediamo le pagelle nello specifico, perchè la carne al fuoco è cicciosa.

OVER 25

Jennifer Milan (Chained To The Rythm): La giovane losangelina porta un’ottima versione del brano di Katy Perry che tiene sufficientemente testa all’originale, con la grinta giusta. Voto: 8+

Naomi Rivieccio (Valery): Il fenomeno della squadra cicca Amy Winehouse, urlandola un po’ troppo rispetto all’intento dell’interprete originale. Resta comunque un talento. Voto: 6+

Renza Castelli (Vita): Un’esibizione che non è affatto male per colei che sembra condannata ad essere l’agnello sacrificale del gruppo. Le potenzialità però ci sono. Voto: 7

Matteo Costanzo (Creep): Una voce particolare ed un’esibizione unica per Costanzo anche se, in questa circostanza, non rende al massimo. Voto: 7+

Gaston Gordillo (Under The Bridge): Canta male e decide pure ipocritamente di ritirarsi. Bah. Voto: s.v.

UNDER UOMO

Pierfrancesco “Pjero” Criscitiello (River): La canzone è meravigliosa, lui un po’ meno. Manca la grinta e la cattiveria di Eminem, piú marcato invece il cantautorato alla Sheeran. Voto: 5.5

Marco “Nasta” Anastasio (Inedito): La miglior penna passata ad X-Factor colpisce ancora. Magico. Voto: 9

Leo Gassmann (New Shoes): Non è esattamente il suo genere ma convince ugualmente vantando capacità niente male. Voto: 8+

Leonardo Parmeggiani (La Notte): Un’esibizione non perfettamente a fuoco su di una canzone che merita sicuramente di meglio. Peccato. Voto: 5+

Emanuele Bertelli (Sogni appesi): Ultimo non rende per niente bene in quella tonalitá ma la sua è la classica voce che nel programma farà bene. Senza dubbi. Voto: 6/7

UNDER DONNA

Luna Melis (Monster): Rappa come fosse nella scena da anni, fenomenale. Voto: 8

Ilaria Pieri (La musica non c’è): Si vede che la canzone non è nelle sue corde ma Ilaria non lo fa pesare e si muove con garbo e leggerezza su note non proprie. Particolare a suo modo. Voto: 7-

Sherol Dos Santos (Rise Up): Con quella voce può fare quel che vuole. C’è poco da dire insomma. Voto: 10

Martina Attili (It’s Oh So Quiet): Continua a non essere mai troppo a fuoco nelle cover ma è un ottimo materiale su cui lavorare con pazienza e dedizione. Voto: 7.5

Camilla Musso (Make you feel My Love): Un’esibizione che ti spezza rivelandosi potente, intensa e pensata. Capitata nell’anno sbagliato. Voto: 9+

GRUPPI

Moka Stone (Fight Da Faida): Quella che si può definire una grandissima rivisitazione. Rendere moderno un pezzo che ha quasi 25 anni non è facile per niente e loro ci riescono nel migliore dei modi. Voto: 8+

Bowland (Jealous Guy): Una rivisitazione da brividi, anche se non era il loro genere. Voto: 8/9

Red Bricks Foundation (Sono un ragazzo di strada): Troppo, troppo poco moderni. Continuano a non convincermi. Voto: 5

Inquietude (Revenge): La canzone non mi piace ma loro la fanno propria. Senza infamia e senza lode. Voto: 6.5

Seveso Casino Palace (Bad Romance): Qualcosa di particolare anche se non perfetto. Ma è proprio la sbavatura a rendere il tutto memorabile. Voto: 8.5

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Redazione

Imprenditore, Speaker Radiofonico. In vari anni ha sviluppato competenze in diversi settori specializzandosi nell’ambito editoriale e della sicurezza sul lavoro. Fondatore di MondoTV24, Spazio Wrestling, Tuttocalciomercato24. Appassionato del Festival di Sanremo da sempre, nel corso degli anni ha presenziato presso la Sala Stampa Lucio Dalla durante la manifestazione partecipando alle votazioni delle canzoni. Dal settembre 2023 proprietario di Recensiamo Musica, portale presente da anni nel mondo musicale al quale sta fornendo la sua esperienza per rilanciarlo in maniera incisiva nel mondo editoriale.