Ydalia Suarez: “La mia vita potrebbe essere un musical” – INTERVISTA

A tu per tu con Ydalia Suarez che si racconta in occasione dell’uscita del nuovo singolo “Erotika”. La nostra intervista alla cantante
Dallo scorso, venerdì 27 giugno, è disponibile in radio e in digitale “Erotika”, il nuovo singolo della cantante cubana Ydalia Suarez con il dj e producer Totoyo.
Si tratta di un brano fresco e leggero che, con un tocco di ironia, che affronta con sincerità un tema attuale: il desiderio di evasione e la ricerca del piacere nella monotonia quotidiana.
In una relazione ormai spenta, la cantante si lascia andare a pulsioni istintive, rivelando una condizione spesso inespressa. Ydalia Suarez abbandona ogni ipocrisia, scegliendo di raccontare con leggerezza quella che è una dinamica condivisa da molti.
Stona racconta “Erotika”, l’intervista
Partiamo dal tuo nuovo singolo “Erotika”: da dove nasce l’idea?
«L’idea nasce come quasi tutte le idee in studio con Anthony (Tototyo) in modo del tutto casuale. Anche qui senza false ipocrisie si stava scherzando sull’idea di fare un qualcosa di provocatorio e spingersi fino al limite, dunque l’idea del porno che ormai ci circonda nel bene o nel male. Non si può demonizzare un argomento che tutti affrontano, bisogna approfondire ed affrontare, naturalmente senza stress, quello fa male».
Nel testo affronti con leggerezza il tema dell’evasione nella routine sentimentale. Pensi che oggi ci sia totale onestà nell’affrontare questi argomenti o c’è bisogno di più sincerità sul tema del desiderio?
«Come anticipato sopra, penso non si abbia ancora la libertà culturale/sociale di esprimersi liberamente. E onestamente non so neanche se siamo sulla buona strada. Siamo umani, tendiamo a dimenticare troppo spesso ciò che non ci fa comodo. E mi fermo qui».
A livello musicale, com’è stato lavorare con Totoyo in fase di produzione e che tipo di lavoro c’è stato dietro la ricerca del sound?
«Lavoro con lui da diversi anni su svariati fronti, quindi mi fido ciecamente e affido a lui la quasi totalità della direzione artistica».
Quando e come ti sei avvicinata alla musica? C’è stato un qualche episodio scatenante o si è trattato di un processo graduale?
«È un percorso naturale, vivo la sfera artistica a 360 gradi! La mia vita potrebbe essere un musical, dove le discipline si intersecano. Chissà un giorno…».
Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato la tua crescita artistica?
«Ascolto tutto e cerco di declinarlo in chiave Pop perché in fondo mi sento un personaggio pop senza girarci troppo intorno».
Per concludere, qual è la lezione più importante che senti di aver appreso dalla musica?
«Nessuna direi, perché ogni giorno la musica ti stupisce ed ha qualcosa da insegnarti, con la sua casualità e allo stesso tempo la sua “matematica”, è indecifrabile quindi mi limito a sentirla con la pancia e con il cuore. Se proprio vuoi una risposta più concreta: Never give up».