giovedì 21 Novembre 2024

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Con “Fino all’imbrunire” la rivoluzione dei Negramaro non è finita – RECENSIONE

La band di Giuliano Sangiorgi tra tradizione e innovazione nel nuovo singolo radiofonico

Fino all'imbrunireAspettavamo questo ritorno da mesi ed ora finalmente abbiamo questo attesissimo singolo nelle orecchie: io almeno ce l’ho dal momento in cui è uscito. E non oso smettere di ascoltarlo. Fino all’imbrunire dei Negramaro è una canzone che ha la grande forza di riuscire a stupire, di fondere abilmente novità e tradizione, un testo soave e armonico con un arrangiamento electro-rock convinto.

Giuliano Sangiorgi e i suoi ragazzi mantengono quel sound e quella dimensione sonora che già nel precedente album, La rivoluzione sta arrivando, avevano sperimentato ampiamente: tastiere a non finire allestiscono un tappeto sonoro tutto elettrico dove primeggiano i sintetizzatori. La tradizione sonora dell’ultima era-Negramaro si adagia su di un testo costruito alla perfezione da Sangiorgi che qui torna a dimostrare tutta la sua maestria letteraria incentrando il racconto sul tema del ritorno. “Torneranno i vecchi tempi con le loro camice fiammanti, sfideranno le correnti” segna l’incipit di un brano rock ma contemporaneamente pop nel suo cantato delicato ed educato in cui anche l’ipnotica, estrosa ed istrionica voce del vocalist pugliese pare più moderata e soft. Alla fine, però, “tonerai anche tu tra gli altri e mi sentirò impazzire, tornerai, ti avrò davanti” per aprire l’epopea di un racconto sentimentale in cui quella felicità e quella gioia offuscata nel precedente lavoro sembrano poter tornare ad essere protagoniste di una vita.

Un brano denso d’emozione, di quelle positive e capaci di suscitare graditi brividi sulla schiena. Una canzone che racconta come si possa ricercare la contemporaneità anche mantenendo la tradizione, trovare l’intimità anche facendo risuonare il rock, rimanere se stessi anche cercando una smussatura delle caratteristiche fondanti. Una canzone quasi da colonna sonora e forse meno da radio grazie a quell’ultimo inciso in cui le voci si sovrappongono sprigionando la vera potenza di questa canzone costruita per emozionare e raccontare con parole che da tanto tempo non si sentivano. Una canzone che segna una continuità nel percorso artistico di Sangiorgi e soci ma anche una netta rinascita.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.